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Moccia difende About Love: “Non andava chiuso, io resto un punto di riferimento”

Federico Moccia parla del suo programma, cancellato da Italia 1 dopo una sola puntata per gli ascolti bassi. Ne rivendica l’idea e le storie autentiche ed assolve le critiche del web, ritenendo che il programma non meritasse la cancellazione: “Spesso le idee vengono capite dopo”.
A cura di A. P.
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La stroncatura del suo programma televisivo è stata praticamente fulminea e inaspettata. Dopo una sola puntata, dagli ascolti molto bassi, Italia 1 ha infatti deciso di chiudere "About Love", il programma televisivo ideato da Federico Moccia e condotto da Anna Tatangelo e Alvin. La cosa ha provocato non poca ironica sul web, dopo che il programma era stato sommerso di insulti e sfottò, prevalentemente indirizzati alla conduttrice Anna Tatangelo e proprio all'autore e regista, Moccia. Che è stato difeso proprio da Anna Tatangelo, la quale ha commentato quanto accaduto definendo il tutto come un eccessivo accanimento mediatico. Ecco il commento riservato a Facebook:

Nella vittoria sono tutti pronti a salire sul carro dei vincitori, ma basta una sconfitta per rimanere soli..Federico, oltre ad essere una persona stupenda ti reputo anche un grande professionista. È stato un onore per me far parte della tua squadra ..mi spiace per questo accanimento mediatico nei tuoi confronti ..ma passerà ..tutto passa e la ruota… gira sempre.

Ma anche Moccia, a qualche giorno di distanza dalla chiusura del programma, ci ha tenuto ad espreimere il suo parere, dicendosi abbastanza deluso per quanto accaduto e mostrando un certo risentimento nei confronti della rete, colpevole di non aver creduto in un programma che avrebbe potuto dire qualcosa. Le dichiarazioni sono state riportare dall'agenzia Adnkronos, Moccia ha affermato che "bisognava dare più tempo, perché a volte ci sono delle idee che vengono capite più in là, che sono in anticipo sui tempi". Non si è tirato indietro da un accenno proprio alle polemiche e gli attacchi provenienti dai social network, ai quali l'autore e scrittore, oltre che regista televisivo e cinematografico, sembra abbastanza. Tant'è che risponde serafico ai cosiddetti influencer del web che l'hanno tanto contestato:

Mi sarebbe piaciuto un confronto con queste persone  sogno una tv così forte ed intelligente da far diventare le critiche un caso mediatico, un momento di riflessione e di discussione

Moccia ribadisce dunque che non avrebbe soppresso About Love, anzi "avrei invitato i personaggi delle mie storie nella puntata successiva per analizzare le critiche, capire cosa è successo". Moccia coglie il buono da questa esperienza ed anche dalle polemiche, affermando che gli stessi attacchi gli diano conferma di essere "un punto di riferimento, e mi sarebbe piaciuto discutere su cosa è mancato, anche per capire come si può migliorare". Risponde anche all'accusa principale, ovvero quella di non aver scritto nulla di originale:

Non c’è niente di nuovo nello scrivere un libro, la novità sta nelle storie che racconti, e quelle non credo proprio fossero banali

Inoltre Moccia assolve anche quella "cattiveria" del web, interpretandola in modo diverso: "Non credo sia cattiveria, piuttosto abitudine ad essere circondati da messaggi negativi. Il fatto che la tv ormai passi solo i messaggi di storie che raccontano del marito che uccide la moglie, del fidanzato che aggredisce la compagna, di violenza e tragedie, crea una curiosità morbosa sui questo tipo di situazioni che alla fine sembrano perfino normali e invece bisogna riabituare il pubblico all’amore, che non è un ‘argomentucolo’ qualunque, è alla base della società e dei rapporti umani".

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