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Miss Italia, per la prima volta ammessa una ragazza taglia 52: è Stefania Nocella

Per la prima volta nella storia del concorso di bellezza, è stata ammessa una ragazza che ha una taglia 52. Si tratta di Stefania Nocella, addetta alle vendite in un negozio di biancheria intima. Sfiderà le altre 10 ragazze curvy ammesse, per accedere alle prefinali nazionali.
A cura di D.S.
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Anche quest'anno Miss Italia apre le porte alle donne curvy. In queste ore si è tenuto a Roma il casting, nel corso del quale Patrizia Mirigliani ha dato un segnale importante, soprattutto per le giovanissime che ancora fanno fatica ad amare le loro forme.

La figlia dello storico patron di Miss Italia, infatti, ha deciso di ammettere Stefania Nocella. La ragazza, originaria di Ancona, non era rientrata tra le dieci ragazze selezionate dalla giuria. Addetta alle vendite in un negozio di biancheria intima, sfoggia orgogliosamente una taglia 52 – attualmente è l'unica con questa caratteristica ad essere stata ammessa alla competizione. In un comunicato diffuso dal concorso, si apprendono anche i motivi che hanno portato a darle una possibilità:

"Per il significato che la sua presenza rappresenta come apertura al mondo femminile e, in particolare, a quello delle Curvy".

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Le foto più belle di Stefania Nocella

Vladimir Luxuria in giuria e la possibilità di miss trans

Dal primo al 25 agosto, le undici Miss saranno votate sul sito www.missitalia.it. Le prime tre classificate parteciperanno alle prefinali nazionali.

Questa è solo una delle tante novità che caratterizzano questa edizione del concorso. Un'altra, annunciata in questi giorni, è la presenza di Vladimir Luxuria in giuria e l'apertura del concorso anche alle giovani che non sono donne dalla nascita. L'ex parlamentare ha commentato:

"Per fare la giurata a Miss Italia per me era imprescindibile una modifica al regolamento. Quello in cui si dice che per candidarsi bisogna ‘essere di sesso femminile dalla nascita'. Patrizia Mirigliani ha avuto il coraggio di cancellare vecchi tabù. Si è adeguata ai tempi, ha fatto quello che non si riesce a fare in Parlamento… L'organizzazione controllerà solo la carte d'identità delle concorrenti. […] Tra il pubblico potrebbe scattare una sorta di curiosità ma sarà una bella lezione di normalità per tutti perché, semmai ci fosse tra le partecipanti una trans, e non è affatto scontato, non sarà facile individuarla".

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