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Massimo Ghini: “Su Miss Italia c’è un accanimento ipocrita e bigotto”

Queste le parole del conduttore di “Miss Italia” Massimo Ghini che al Corriere della Sera ha criticato la tv dei “delitti con i modellini” e “i pomeriggi interi a parlare di assassini”.
A cura di Fabio Giuffrida
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Miss Italia peggio del Festival di Sanremo: ha fatto parlare di sé fin dall'inizio. Sfrattato da Rai 1 e non apprezzato dal Presidente della Camera Laura Boldrini, è riuscito a resistere non solo alle critiche ma anche alle trattative, lunghe e complesse, con la rete televisiva diretta da Urbano Cairo. Dopo un prima trattativa non andata a buon fine, la Miren ha annunciato che la finale verrà trasmessa il prossimo 27 Ottobre da Jesolo in diretta su La7. A condurre ci saranno Massimo Ghini con Cesare Bocci e Francesca Chillemi. Patrizia Mirigliani – che ha scelto Fanpage.it per parlare del futuro del suo gioiellino – può dormire sonni tranquilli anche perché Ghini ha difeso sulle pagine del Corriere della Sera l'evento che dovrà condurre su La7 nei prossimi giorni:

Vedere Miss Italia nell'ottica di sfruttamento della donna mi sembra veramente eccessivo. E' un concorso nella tradizione, se vogliamo anche da strapaese, in cui rientra pure Sanremo, è una fiaba pagana che è nel nostro dna. Alle selezioni regionali le piazze si riempiono, si respira quest'aria ancora provinciale rispetto a quello che è cresciuto dopo, penso ai talent e ai reality che trovo terribili. 

E poi ha rincarato la dose:

Questo accanimento nei confronti di Miss Italia l'ho visto come il solito atteggiamento talebano, ipocritamente bigotto che ogni tanto scatta nel nostro Paese. C'è tantissima roba che dovrebbe essere rivista e vietata: i delitti con i modellini, i pomeriggi interi a parlare di assassini. Non è che ora, tolta Miss Italia, si è improvvisamente iniziato a parlare di Proust.

Infine qualche anticipazione sulla finalissima:

Penso ad uno spettacolo vero senza prendersi troppo sul serio. Bypassato il pensiero che vogliono tutte la pace nel mondo, elimineremo i numeri e le faremo sfilare con i nomi. Al gruppo ristretto delle finaliste chiederemo di dimostrare quello che sanno fare: cantare, recitare e ballare.

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