112 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maria De Filippi e Antonella Clerici alla gogna mediatica

Pioggia di critiche per “La prova del cuoco” ed “Amici” che hanno ostacolato gli approfondimenti giornalistici sull’attentato di Brindisi e sul terremoto in Emilia Romagna.
A cura di Fabio Giuffrida
112 CONDIVISIONI

L'attentato di Brindisi ha sconvolto tutti, ha mobilitato l'Italia ma ha anche stravolto l'intero palinsesto televisivo, era inevitabile. Non poteva non darsi una giusta attenzione ad un fatto che odora di rivendicazione mafiosa o di semplice fanatismo di un ex militare. Rai1 in quegli istanti stava trasmettendo "La prova del cuoco" di Antonella Clerici che non è stata interrotta, mandando subito su tutte le furie la Redazione del Tg1, già più volte attaccata per il calo di ascolti e per la (ex) direzione di Augusto Minzolini.

La nota del Cdr del Tg1 – Questa la nota diramata dal Cdr del Tg1 che ammette pubblicamente di non aver potuto svolgere in maniera esaustiva il proprio compito, senza poter stare sulla notizia dunque:

Mentre a Brindisi si consumava la cronaca di un orrore che respingiamo con sdegno, nelle ore centrali della mattinata su Raiuno andava in onda una replica della Prova del cuoco. Un colpo d’occhio sconcertante il paragone con altre reti. La redazione del Tg1 fin dalla mattina aveva coperto l’avvenimento drammatico con professionalità e completezza. E avrebbe potuto continuare a farlo. Nell’arco della giornata ci sono state concesse solo due brevi edizioni straordinarie, mentre nel pomeriggio proseguiva la normale programmazione di Raiuno con un talk show. Chiediamo alla Rai e alla direzione se ci considera ancora la testata ammiraglia. Siamo convinti di poter fornire un valore aggiunto all’informazione della Rai e soprattutto nei momenti drammatici i giornalisti sono pronti a mobilitarsi per offrire ai cittadini l’informazione dovuta. Ma anziché ricevere un piano di rilancio che possa restituire credibilità e ascolti alla nostra testata riceviamo proposte di tagli e mortificazioni mentre vertici scaduti condannano la testata alla paralisi. È ora di dire basta.

La risposta della Clerici – La Redazione del Tg1 più volte si è battuta per difendere i propri diritti e  la propria credibilità, convinta di doversi distinguere essendo il telegiornale più visto del paese. La Rai ha preferito continuare con la regolare trasmissione dei programmi previsti nel palinsesto, senza dare ampio risalto alla vicenda. Se è giusto da una parte non "stravolgere" intere programmazioni, perchè è inammissibile che la follia di pochi possa incidere sulla vita di tutto il paese, è pur vero che la tv di Stato è tenuta a dare un'informazione tempestiva, che hanno potuto fornire tra l'altro le reti televisive private. Ma Antonella Clerici – che non si trovava nemmeno in Italia –  alle accuse di aver continuato a "starnazzare" nella sua "Prova del cuoco" non ci sta e ha replicato tramite Twitter:

La trasmissione è stata registrata mercoledì e, se fosse dipeso da me, la replica della Prova del Cuoco non sarebbe andata in onda.

La nota di Mediaset – A difendere Antonella Clerici anche Giancarlo Leone, Direttore Intrattenimento Rai che sempre su Twitter scrive di "esentare da qualsiasi critica la conduttrice". La polemica in Rai si chiude quindi con un Cdr del Tg1 in agitazione, con una narrazione degli eventi incompleta e con Antonella Clerici che si è dovuta difendere da colpe che non potevano essere a lei addebitate. Di altro parere, invece, il Gruppo del Biscione che ha diramato immediatamente una nota alla stampa per confermare la messa in onda della finale di "Amici di Maria De Filippi" in onda dall'Arena di Verona:

Dopo un'attenta valutazione, Mediaset, Maria De Filippi e la produzione del programma hanno deciso di confermare la finale di "Amici" in diretta stasera su Canale 5. L'attentato vigliacco di Brindisi non può far prevalere il tentativo di paralizzare la vita del Paese. E la vita deve vincere contro chi diffonde la paura e la morte. Per questo motivo, pur nel lutto e nel dolore, confermare una serata che vede protagonisti i ragazzi sia sul palco sia sugli spalti dell'Arena di Verona è la migliore risposta a chi i ragazzi vuole falciare con le bombe. Maria De Filippi e i quattro finalisti apriranno la diretta condividendo con milioni di spettatori parole semplici e chiare sui fatti di oggi.

Scelta da molti criticata che, però, è stata subito colmata da un'anteprima dedicata a Melissa Bassi, la studentessa uccisa nell'attentato di Brindisi ("Questa trasmissione è per lei e per tutti voi che non chiedete altro che di vivere normalmente", così comincia la lettera recitata da una commossa Maria De Filippi, ndr) e poi con un piccolo monologo di Enrico Brignano:

Non mi interessa che voi siate mafia, camorra, sacra corona unita, siete la stessa merda comunque. Io vorrei dire a chiunque voi siate non siete uomini, ma non siete nemmeno bestie perché gli animali di queste atrocità non ne commettono. Io spero soltanto che se esiste un inferno voi finiate diritti nella caldaia.

Red Ronnie e la profezia Maya – Un forte attacco che fa bene all'opinione pubblica la quale in gran parte si forma attraverso la televisione, il mezzo di comunicazione più persuasivo attualmente in uso. Ottima scelta, quindi, quella di Mediaset di non stravolgere il suo palinsesto, dando però ampia copertura all'attentato anche grazie al canale all news Tgcom24 e alla finestre informative dei tre telegiornali Mediaset. E da una tragedia all'altra, dall'attentato di Brindisi al terremoto che ha fatto tremare l'Emilia Romagna. Il Tg1 ha intervistato Red Ronnie che ha assistito in prima persona al terremoto, essendo residente a Pieve di Centro in provincia di Bologna. Ma lui ha parlato addirittura di una profezia Maya:

Dicevano che in pianura padana non correvamo il rischio di un terremoto. Mi hanno mandato anche un articolo due giorni fa dove prevedevano un terremoto giorno 20 Maggio visti gli allineamenti delle Pleiadi.

Per il Dg Rai Lorenza Lei questo è servizio pubblico, anzi "un costante riferimento per il Paese, collante tra cittadini ed istituzioni, un'informazione equilibrata e competente, con un segno distintivo editoriale, di linguaggio e di stile". Forse non si sarebbe dovuta giocare nemmeno la partita Juventus-Napoli, vinta dalla squadra partenopea che ieri sera ha catalizzato l'attenzione di 11 milioni e mezzo di italiani.

112 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views