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Le 10 donne più sexy dei cartoni animati giapponesi

Viaggio nel mondo dei cartoni animati giapponesi e delle protagoniste più sexy: da Fujiko a Lamù, da Sabrina a Bulma, ecco tutte le donne che stuzzicavano la nostra fantasia.
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I cartoni animati hanno accompagnato la nostra infanzia, tutti i giorni del nostro vissuto quotidiano o quasi. Generazioni di trentenni cresciuti a pane e "Bim Bum Bam", ma talvolta gli spuntini più saporiti andavano in onda sui palinsesti delle tv locali, con quel nutrito gruppo di manga giapponesi che, vuoi per le tematiche affrontate, vuoi per una questione di diritti, non hanno mai beneficiato di un passaggio sulle reti nazionali. E allora ecco che cartoni un po' più audaci, vedi Lamù, Ranma 1/2, Bia, Ransie e tanti altri, stuzzicavano e non poco.

Non si può non considerare Lamù, una sorta di capofila. Aliena procace il cui unico difetto consisteva nell'emettere quelle fastidiose scariche elettriche, ogni qual volta il nostro Ataru Moroboshi veniva attratto da altre ragazze. Il nostro non era molto felice delle attenzioni dell'aliena. Inspiegabilmente. Da aliena a strega, il passo è breve: ricordate Bia, vero? Apparentemente dolce streghetta, in realtà gli autori la lasciavano spesso svestita. La sensualità di Bia era innegabile: la sua vestaglia da notte era trasparente e Rabi, suo fratellino, spesso cercava di combinarle una serie di scherzi "osé", come alzargli la gonna con una canna da pesca oppure scoprire le coperte dal letto per dare una sbirciata. Apprezzavamo.

Gli orologi si fermano se parliamo di Margot/Fujiko. La trasposizione anime delle giunoniche forme che la facevano da padrone tra gli anni '70 ed '80. Un grande classico di Margot/Fujiko era quello di accattivare Lupin per poi truffargli inesorabilmente cuore, testa e portafogli. Indimenticabili i momenti erotici di Dragon Ball che scaturivano dalla frenetica Bulma. Di contorno, nelle prime stagioni dell'anime, dei piccoli Goku e Crilin e lo stesso Genio delle Tartarughe (ricordate il sangue a fiumi dal naso?),  non nascondevano un certo interesse e la stessa Bulma si lasciava spesso sorprendere nuda, tra un bagno caldo o un tuffo nelle acque dell'isola del Genio.

"Johnny, è quasi magia" è probabilmente uno dei cartoni animati più completi per la nostra infanzia. C'era una bella storia d'amore, personaggi avvincenti e momenti di grande comicità. E poi c'era lei, quella che valeva per intero il "prezzo del biglietto": Sabrina. Per lei, Johnny era disposto a tutto, anche a rinunciare all'amore di Tinetta (che sotto sotto, aveva anche lei un suo perché). E tra le serie manga piene di riferimenti erotici, c'era Ranma: il ragazzo caduto nella sorgente maledetta della ragazza annegata, quando con si bagnava con l'acqua fredda si trasformava in una sensuale ragazza dai capelli rossi.

C'erano Bunny e Rea, la bionda e la mora di "Sailor Moon", amiche-nemiche e complici, che regalavano spesso dei "fanservice", momenti un po' più speziati per ingraziarsi anche il pubblico dei maschietti. Indimenticabile scena a tinte hot  in Georgie: lei ha freddo, Arthur decide di spogliarsi per scaldarla con il suo corpo. Si infila sotto le coperte e, come se non dovesse bastare, arriva anche il cagnolino. Una combo di messaggi subliminali micidiale. Così come quella composta da Tati, Kelli e Sheila, il tridente delle meraviglie di "Occhi di gatto". Ce n'era davvero per tutti: la prima, dai capelli corti, la seconda, forse la più materna e poi c'era lei, Sheila, sulla falsariga di una Fujiko: giunonica e sensuale.

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