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La vera serie tv di successo del 2016 si chiama REVIVAL

La nostalgia per gli anni 80, l’analisi della Storia, la carica di sequel e remake: da Stranger Things a Black Mirror, da Una Mamma per amica a American Crime Story, il fil rouge che unisce la produzione seriale del 2016 è senza dubbio la tendenza revival, che in questi dodici mesi ci ha condotto per mano in un bellissimo viaggio nel passato.
A cura di Valeria Morini
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Come ogni anno, arriva il tempo dei bilanci e delle classifiche. In questo 2016 ricchissimo di serie tv, il cui successo sembra ormai persino eclissare quello del cinema, anziché stendere la top 10 delle più belle, ci sembra però più utile andare a scavare lungo una tendenza che sembra percorrere trasversalmente la produzione annuale. Parliamo dell'ondata di revival che, a tutti gli effetti, è l'autentico fil rouge dell'universo seriale in questi ultimi dodici mesi. Dall'impennata nostalgica che ci ha trasportati nei mitici anni 80 alla carica di sequel e remake, passando per l'interesse nei confronti della Storia e del passato, ecco gli esempi più evidenti. Sarà un caso che si tratti (nella quasi totalità) di grandi successi, già cult per il pubblico più affezionato alle serie?

Cosa resta degli anni 80/1 – Stranger Things

Stranger Things
Stranger Things

"Non si esce vivi dagli anni 80". Il celebre adagio sembra oggi più vivo che mai, dal momento che, dopo anni passati a rievocare i ribollenti Sixties e l'era hippie, oggi moda e arti sembrano guardare soprattutto al decennio di Reagan e dell'edonismo. Il piccolo schermo si è fatto cantore di questo slancio nostalgico nell'estate 2016, con lo sbarco sulla piattaforma Netflix di quella che è stata a tutti gli effetti la serie tv dell'anno, tanto che la piccola protagonista Millie Bobby Brown vanta già un cachet milionario. Parliamo ovviamente di "Stranger Things", viaggio tra fiaba e fantascienza che ricostruisce un immaginario sospeso indelebilmente nella memoria dei 30-40enni di oggi in cui gravitano Steven Spielberg e George Lucas, i Goonies e Stand By Me, Dungeons & Dragons e Stephen King. "Stranger Things" va però oltre il mero citazionismo: dalla sigla al ritmo e alle atmosfere, tutto è così puramente Eighties che, se nascondessimo la serie in una capsula del tempo, tra mille anni nessuno sarebbe in grado di capire se è stata girata nel 2016 o nel 1983.

Cosa resta degli anni 80/2- Black Mirror

Black Mirror
Black Mirror

Se la produzione Netflix è la quintessenza dell'onda revival che ha percorso il 2016, non dimentichiamo un altro caso, isolato ma emblematico, all'interno della terza stagione della serie antologica Black Mirror. In una serie che da sempre guarda alle possibilità aberranti di un futuro ipertecnologico, l'episodio "San Junipero" si situa curiosamente in una bolla temporale che identifica gli anni 80 come l'epoca per eccellenza del divertimento, della gioventù e della felicità. Ecco perché le due protagoniste Yorky e Kelly si conoscono e si innamorano nel 1987 al Tucker's, tra giochi arcade e scatenati balli sulle note di Bangles, Smiths e Simple Minds. Così, tra tutti i sei episodi di Black Mirror 3, "San Junipero" è quello che più ha guadagnato un vero e proprio status di culto.

La grande Storia sul piccolo schermo

The Crown
The Crown

Il 2016 delle serie tv non si è però limitato a raccontare i ludici anni 80, ma è andato più in profondità, esplorando varie epoche nell'intento di analizzare o rileggere la Storia. Così, "The Crown" non teme di confrontarsi con una figura ostica come la regina Elisabetta II d'Inghilterra, raccontandone i primi anni di regno in una ricostruzione ambiziosissima, sfarzosa e lodata dalla critica, che ha il vanto di aver sfoggiato l'abito più costoso mai apparso in una serie tv.

Se "Vinyl" (purtroppo cancellato dopo una sola stagione) e "The Get Down" hanno esplorato con dovizia di particolari la scena musicale americana degli anni 70, la premiatissima "American Crime Story – The People v. O.J. Simpson" ha ricostruito uno dei più celebri casi giudiziari nella Storia a stelle e strisce, il processo per omicidio contro il noto attore e giocatore di football che finì in una clamorosa assoluzione, con Cuba Gooding Jr nei panni di Simpson, David Schwimmer (il Ross di Friends) in quelli di Robert Kardashian – papà di Kim – e un irriconoscibile John Travolta nel ruolo di Robert Shapiro.

Ancora, "22-11-63" va a rileggere un altro evento chiave per l'America, ovvero l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy, offrendo una versione storica alternativa come nel romanzo di Stephen King da cui è tratta e conquistando soprattutto il pubblico femminile (probabilmente per merito del protagonista James Franco).

Westworld, L'esorcista, Arma Letale: il cinema rivive in tv

Westworld
Westworld

L'annata 2016, inoltre, è stata contraddistinta dai remake di celebri film riadattati appositamente per il formato televisivo. Pensiamo all'acclamatissima "Westworld", che Hbo ha lanciato come "l'erede de Il Trono di Spade" e che non è altro che il remake del film del 1973 "Il mondo dei robot" e una nuova rivisitazione dell'omonimo romanzo di Michael Crichton. Così retrò nelle premesse da riproporre addirittura l'immaginario del West americano, la serie con Anthony Hopkins, Ed Harris e Evan Rachel Wood è però modernissima nei temi e nei contenuti e promette di diventare un cult assoluto, anche per merito di un cast all star degno del grande schermo.

Tra gli altri esempi di rifacimenti di grandi successi cinematografici citiamo "The Exorcist" di Fox, che ha tentato la "missione impossibile" di confrontarsi con il celeberrimo capolavoro di William Friedkin "L'esorcista", per molti il più grande horror di tutti i tempi. Quanto a coraggio, però, non scherza nemmeno "Letal Wheapon", in grado di riproporre, con discreto successo, una delle saghe cinematografiche più amate degli anni 80, quell'"Arma Letale" che lanciò definitivamente la carriera hollywoodiana di Mel Gibson.

La carica dei sequel: X-Files, Una mamma per amica, Twin Peaks

X-Files
X-Files

La nostra panoramica si chiude con un altro trend da non sottovalutare: quello dei sequel, inaugurata dalla nuova (mini)stagione di "X-Files" che ha riportato gli agenti Mulder e Scully in tv dopo 14 anni di assenza, con qualche ruga in più e nuovi mostri cui dare la caccia. Un'iniziativa singolare cui ha fatto eco Netflix riproponendo le avventure delle Gilmore Girls di "Una mamma per amica" in quattro nuovi episodi dal sapore di un vero e proprio evento. Non importa, insomma, se si tratta di serie cui era già stata messa la parola "fine": riproporre storie e personaggi cui il pubblico è già affezionato, piuttosto che cercare la novità in un mondo in cui tutte le strade sembrano essere già state percorse, è garanzia inequivocabile di successo.

La revival-mania continuerà a imperare anche nel 2017? È probabile, e i segnali ci sono già tutti: non a caso, l'evento televisivo più atteso dell'anno è il ritorno di "Twin Peaks", il cult di David Lynch che rivoluzionò il piccolo schermo nei primi anni 90 e che tornerà in onda con nuovi episodi e un cast stellare da Monica Bellucci a Naomi Watts. Non vi basta? Preparatevi a ritrovare gli eroi di "Prison Break" in una nuova mirabolante evasione, la mitica Principessa Guerriera "Xena" e persino un giovane "MacGyver" nel reboot con Lucas Till, già in onda negli Usa e a breve in arrivo in Italia.

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