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La Rai cambia volto, ecco i nuovi loghi delle reti del servizio pubblico

Sono stati resi noti i nuovi loghi di rete del servizio pubblico, accolti così dal direttore generale Antonio Campo dell’Orto: “Per la prima volta un’identità unica accomunerà tutti i canali Rai, consolidando personalità e riconoscibilità del servizio pubblico e celebrando l’eredità del design italiano”.
A cura di Andrea Parrella
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Il nuovo volto della Rai non ha solo il riferimento astratto ai nomi che hanno occupato i ruoli dirigenziali di recente. Dopo il restyling iniziale del logo delle reti principali annunciato nei mesi scorsi, l'azienda di servizio pubblico televisivo ha reso nota la nuova veste grafica completa che riguarderà tutti i canali restanti: Rai 5, Rai Movie, Rai Sport, Rai Yoyo, Rai Gulp, Rai Storia, Rai Premium, Rai Scuola, Rai Italia e Rai World Premium che completano da oggi, lunedì 10 aprile, il rebrand avviato nel settembre 2016, introducendo una grafica volta a rendere la tv pubblica unica e distinta. Il progetto è stato curato dalla direzione Creativa Rai guidata da Massimo Maritan, è stato diretto da Roberto Bagatti, Chief of Brand & Creative, in collaborazione con la designer Florencia Picco. Il direttore generale Antonio Campo dell'Orto ha accolto così i lavori:

“Con il rebrand dei dieci canali tematici si conclude il percorso di perfezionamento dell’immagine coordinata avviato da Rai per restituire nuovo valore e una nuova dinamicità all’identità visiva, attraverso elementi di forte innovazione ma anche riferimenti all'insegnamento  dei più importanti designer italiani del XX secolo. Per la prima volta un’identità unica accomunerà tutti i canali Rai, consolidando personalità e riconoscibilità del servizio pubblico e celebrando l’eredità del design italiano”.

A illustrare l'idea di fondo è invece Roberto Bagatti: “Come già fatto con le quattro reti generaliste, a partire dal quadrato, forma del logo Rai, ogni canale avrà una propria identità visiva. Come scrisse Munari il quadrato sta, nelle più antiche strutture e nelle immagini rupestri dei primi uomini, a significare l’idea di casa e di Paese. Laddove con Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai 4 le soluzioni visive sono astratte per raccontare la natura generalista delle reti, con i canali tematici il quadrato diventa un contenitore dove emerge la raffigurazione dei temi e dei generi protagonisti delle diverse proposte editoriali; ad esempio passiamo dalle immagini poligonali di Rai Movie per illustrare diversi generi cinematografici a un gruppo di piccoli amici di forma quadrata che si divertono a portare scompiglio tra una trasmissione e l’altra di Rai Yoyo, fino a Rai Gulp con una serie di teenager dal viso quadrato che animano i bumper della rete”.

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