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La rabbia del sabato sera, in tv

Il duopolio a spartirsi la fetta è una prassi. E’ stato già detto tutto, ma la rabbia resta quella. A rimpiazzare il Varietà una stucchevole ricerca di pornografia televisiva.
A cura di Andrea Parrella
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In un'intervista di Valentina Nappi a Rocco Siffredi per Fanpage, il re del porno per antonomasia ci tiene a precisare che a suo parere è pornografico il modo in cui si fa, non ciò che si fa. E' una definizione da maneggiare con cura, ma volendola utilizzare tramite questo filtro, fa luce sulla pornografia che non si riesce a vedere ad occhio nudo.

Ritengo pornografico il sabato sera in tv, il duopolio tra due reti ammiraglie che fanno finta di farsi la guerra spartendosi semplicemente una torta che gli altri quasi si rifiutano a toccare. Ritengo pornografici, ancor di più, i gusti che si scelgono per condire questa torta. Niente di nuovo, tutto già detto. Ritengo pornografico un bambino con un guanto a rievocare Micheal Jackson che canta insieme ad Albano, il quale si fa intervistare da Antonella Clerici su questa atavica e apparentemente ridicola questione di Jackson che avrebbe plagiato un suo pezzo.

Pornografiche sono le bambine in ballerine (sempre affiancate ad Albano). Anzi le ballerine e basta. Ballerine ipocrite, l'unico capo scelto dagli organizzatori del programma per persuadere il telespettatore che siano ancora bambine. Per tutto il resto hanno già vent'anni, e allora tanto vale metterle sul palco con dei tacchi quindici. Di C'è posta per te è stato già detto tutto, del suo essere altamente pornografico in modo celato, un vedo non vedo sfacciatissimo. Potrei solo aggiungere che pornografico è chiamare Maria De Filippi semplicemente Maria. E' una simulazione di abbassamento dei pantaloni: pornografico all'ennesima potenza.

I risultati share dichiarano una divisione perfetta del pubblico tra Ti lascio una canzone e lo storico format della De Filippi. Una divisione così esatta che si azzarderebbe a pensare alle stesse persone con doppio televisore in casa. Non c'è morale da ricavare, nessun presupposto ad analisi sociologiche sui generis. Solo braccia aperte, per costernazione. B.b. Bada bene: non ci si azzarda a chiedere di inerpicarsi nella visione di In Onda, su La7, con una puntata doverosamente imperniata sulla questione Fiat; ci si accontenterebbe che le reti proponessero un Varietà, semplice. Anche solo per variare. Delle critiche a quelle ci penseremmo poi, almeno avremmo materiale.

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