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La madre di Veronica Panarello: “Per 10 anni la famiglia Stival si è presa mia figlia”

La donna, ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live, racconta delle frizioni con sua figlia, dalla quale è stata separata per dieci. Ora lei accusa il marito di sua figlia: “L’ha abbandonata, io starò vicino a lei perché è innocente”.
A cura di A. P.
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"Per 10 anni la famiglia Stival si è presa mia figlia". Non usa mezze misure Carmen, la madre di Veronica Panarello, che in un'intervista rilasciata a Barbara D'Urso a Domenica Live ha raccontato alla conduttrice gli ultimi anni prima che avvenisse la tragedia della morte di Loris, per la quale la Panarello è in stato di detenzione al momento. Carmen racconta alla D'Urso per filo e per segno l'infanzia e la crescita di Veronica: "Abitavamo a Gran Michele (CT). Mio marito era autista e io andavo a fare le pulizie. A Gran Michele nascono 3 figli, poi ci trasferiamo in Liguria, e appena arriviamo mio marito comincia a lavorare nell'edilizia poi, disoccupato e poi torna autista. Lì nascono gli altri due figli e ho fatto la moglie e la mamma per 12 anni. Il lavoro c'era e avevamo comprato anche una casa, solo che mio figlio grande voleva andarsene in Sicilia e io dicevo al mio ex marito ‘ Non torniamo' ma siccome era molto attaccato al figlio, siamo tornati. veronica aveva 13 anni".

Carmen precisa anche un particolare della gioventù di Veronica, del quale si è spesso parlato: "Veronica non s'è mai voluta suicidare. la mattina non voleva andare a scuola – faceva la terza elementare – io insistevo e la consegnavo alle maestre. Lei mi ha detto che non voleva buttarsi dalla finestra, ma lei voleva venire a casa da me. Non veniva gratificata e per questo si rifiutava. Il conflitto con me è arrivato soprattutto dopo i 16 anni, quando ha conosciuto la famiglia Stival". E parla anche del secondo tentativo di suicidio presunto, quel tentativo di impiccagione vicino mulino: "Io non so dov'è questo mulino, non mi ci hanno portato, quindi non posso dire che abitavamo vicino al Mulino".

L'intervista della donna è stata prevalentemente indirizzata ad accusare il marito di Veronica e la sua famiglia di averla esclusa dalla loro vita: "Veronica aveva conosciuto Davide e voleva andare ad abitare con lui e noi non eravamo d'accordo, aveva 16 anni e le ho detto che non poteva andarci. E abbiamo litigato, se n'è andata, senza venire ad abitare con noi e da quel momento la famiglia Stival si è presa mia figlia, per 10 anni. È nato Loris e io non c'ero: tre giorni prima ero andata da lei, me lo sentivo. Io l'avevo saputo da lei e m'ha detto che aspettava un bambino e loro erano contenti e lei mi diceva che non volevano che Loris venisse al mondo. La famiglia di Davide non voleva che venisse al mondo. Siamo noi a decidere, se lo vuoi lo puoi tenere. Lei era minorenne e all'ospedale non c'eravamo né io né il padre. Come ha fatto a partorire se non c'eravamo né io né il padre. Dopo un mese ho visto mio nipote, poi se lo sono portati e dopo un po' di tempo io ero in Comune e la vedo arrivare… Davide mi disse che non mi voleva all'Ospedale e così mi sono arrabbiata e sono andata". La D'Urso chiede a Carmen per quale motivo l'abbiano allontanata:

Non lo so. Io ho avuto immenso amore per i miei figli. E sono sempre disponibile per i miei figli, se hanno bisogno di aiuto. All'ospedale Davide non mi voleva, era piccolo e ha detto non mi rompere e io sono scattata, agguerrita, e sono uscite un po' di parole e me ne sono andata.

La donna racconta appunto di aver avuto un altro figlio, molto più piccolo di Veronica, che ha avuto alcuni problemi di salute. Proprio quando i problemi di salute si sono palesati c'è stato il tentativo della donna di far sì che Veronica le si avvicinasse. Le disse che suo fratello aveva bisogno di lei e lei, senza che la famiglia di suo marito lo sapesse, si riavvicinò. Ma un altro punto toccato è anche quello della figura del cacciatore, che pochi giorni fa ha litigato con la sorella di Veronica, Antonella: "Io il cacciatore non lo conosco, la vita di mia figlia, degli ultimi dieci anni, non la conosco: Antonella ha avuto nei suoi confronti una reazione normale, quell'uomo ha detto alcune cose che non doveva dire". 

Poi il racconto di cosa sia accaduto quel 29 novembre: "Ho fatto il mio lavoro come sempre e alle 13 sono andata a casa. Un minuto prima mi ha chiamato Antonella, dicendomi che su Facebook c'era scritto fosse sparito Loris. Proprio a quel punto hanno bussato alla porta, io senza scarpe vado ad aprire ed era un maresciallo investigatore che mi chiede se Loris fosse con me. Io naturalmente riferisco di averlo appena saputo. Poi perquisiscono casa mia, guardando un po' ovunque. Cercavano naturalmente il bambino. Io ho iniziato a chiedere dove fosse mia figlia, che era in auto e quando sono andata verso la macchina mi ha chiesto dove avessi messo il bambino. Poi sono andati via e io, di questo mi sento in colpa, non sono andata con loro. Solo più tardi è stata Antonella ad avvisarmi che il bambino fosse stato trovato morto". Poi continua:

Siamo andati in caserma, ma quando sono arrivata a Santa Croce mi hanno detto che Veronica non volesse la mia presenza. Dentro c'era il mio ex marito, la sua compagna e tutti gli altri. Ma non hanno fatto entrare me, che sono la madre. Era inutile fare scenate, ho pregato mio figlio di provare a farci entrare, ma poi siamo andati via. Quando alcuni giorni dopo sono riuscita a vederla lei mi ha chiesto perché non fossi andata da lei, che mi aspettava e le ho spiegato che non me lo avessero permesso.

Le ultime parole di Carmen sono chiare, una chiara accusa al marito di sua figlia: "Io sono qui per Veronica, perché sono convinta che Veronica sia innocente. Chiedo giustizia per lei. La famiglia Stival l'ha abbandonata una volta entrata in carcere. E' entrata in carcere con la roba che aveva addosso, io ho comprato delle cose che le abbiamo spedito. Io so che l'ha abbandonata, mi metto nei suoi panni ma non era il momento di lasciare mia figlia da sola. Non crede a sua moglie? E' stata dieci anni insieme a una persona alla quale non crede?". Infine l'ultimo appello, alla figlia che la starà ascoltando:

Veronica deve uscire da lì e dobbiamo scoprire chi è stato. Non so chi possa essere stato perché io non frequentavo i loro ambienti. Io andrò da mia figlia, starò vicino a lei, da madre chiedo perdono se ho sbagliato in questi anni, perché noi genitori non siamo perfetti.

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