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Caso Auditel, la lotta per gli ascolti tv rischia una sospensione di 6 mesi

La lotta per gli ascolti tv della sera potrebbe conoscere uno stop di almeno sei mesi. Domani si riunisce il Cda di Auditel alla presenza degli azionisti, tra questi Mediaset, Rai e Sky, che spinge per la sospensione. L’associazione degli investitori promette una posizione netta.
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La lotta per gli ascolti tv della sera potrebbe conoscere uno stop di almeno sei mesi, già da sabato prossimo lo scontro tra  "Ti lascio una canzone" e "Tu si que vales" potrebbe non avere l'attenzione della misurazione dei dati Auditel, dopo lo scandalo che ha rivelato l'identità di 4000 famiglie sul campione di rilevazione che in totale è composto da 5700 nuclei familiari. Domani si riunisce il Cda di Auditel alla presenza degli azionisti, tra questi Mediaset, Rai ma soprattutto Upa, l'associazione degli inserzionisti pubblicitari che ha promesso di prendere una posizione netta dopo aver preso visione della documentazione fornita dalla società di rilevazione. L'Upa ha un ruolo super partes nell'Auditel, per questo il suo compito è quello di verificare la bontà delle rivelazioni.

Stando alle indiscrezioni raccolte da PrimaOnline, si potrebbe addirittura richiedere una sospensione di almeno sei mesi, un'interruzione clamorosa che trova un precedente solo nel 1987. Un altro episodio risale al 15 luglio 2000, quando La Repubblica e La Stampa pubblicarono i dati Auditel che mostravano come, tra le 21.03 e le 21.18, più di tre milioni di persone avevano la tv accesa su Rai Uno, nonostante in onda ci fosse il segnale orario a causa di un'interruzione per pioggia. Giudicato come un fatto poco credibile, l'Auditel smentì seccamente i quotidiani, sostenendo che il pubblico si sia dimezzato, ma che a formare il valore medio della trasmissione contribuirono i telespettatori facendo zapping.

Quale scenario in assenza dell'Auditel?

Se i dati Auditel dovessero bloccarsi davvero per sei mesi, è difficile immaginare uno scenario possibile. Gli inserzionisti pubblicitari potrebbero rivolgere tutta la loro attenzione alle "twitter mentions", un metro di valore già preso in esame da numerose trasmissioni che hanno il loro pubblico soprattutto tra i più giovani. Sky è tra queste ed è tra le emittenti che domani presenzierà alla riunione chiedendo formalmente la sospensione della misurazione.

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