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La camorra proteggeva le figlie di Maradona: “Carmine Giuliano mi diede la sua parola”

Diego Armando Maradona è il protagonista della prima puntata de “L’intervista”, il talk one to one condotto da Maurizio Costanzo.
A cura di Stefania Rocco
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Diego Armando Maradona ha deciso di raccontarsi all'interno del talk one to one "L'intervista", condotto da Maurizio Costanzo. Il più grande calciatore di tutti i tempi, l'indimenticabile Pibe de oro, ripercorre la sua vita tra presente e passato, rispondendo alle domande del noto giornalista rispetto a tutti gli eventi più significativi – alcuni dei quali clamorosi – che hanno costellato la sua esistenza.

L'infanzia povera del Pibe de oro

Il filmato che introduce l'intervista ricorda la straordinaria carriera calcistica e la sua infanzia. Il campione la ricorda con nostalgia:

Il mio soprannome nasce a Napoli, la squadra che mi tolse al Barcellona. Litigavo con il presidente e non c'erano squadre che mi comprassero. Il Napoli ha fatto il miracolo. Ho cominciato a 19 anni, vincendo la coppa del mondo Juniores. In quel momento ho capito che volevo di più. Vengo da una famiglia povera. Lavorava solo mio padre, e noi eravamo in 7. Non avevamo la televisione, era difficile perfino avere da mangiare. Vivevo in una casa piccola, dormivamo tutti insieme e mangiavamo nello stesso spazio. Mio padre è riuscito a compiere un miracolo riuscendo a farci mangiare tutti. Mia madre alla sera stava male: mangiava pochissimo per lasciarci più cibo. Ero il suo figlio preferito e anch'io ero legatissimo a lei. Mio padre non aveva tempo di farmi da amico. Si alzava alle 4 del mattino per andare in fabbrica e tornava a casa alle 5 del pomeriggio. I miei fratelli e io non abbiamo avuto nulla di materiale, solo tanto amore. Giocavo a calcio con le mie sorelle. Era bello, anche se non avevamo niente. Mia madre era la mia prima tifosa.

Il successo a Napoli

Il secondo filmato parte dal 1984, anno in cui Maradona arrivò a Napoli conquistando la città e i tifosi. Quei ricordi sono rimasti indelebili nella memoria di Diego:

Napoli mi è rimasta nel cuore, mi ha dato la possibilità di giocare il calcio alla grande. È vero che diventai l'idolo dei napoletani, e lo diventai perché avevo fatto qualcosa in cui nessuno era riuscito prima. All'epoca scrissero perfino che mi pagava la camorra, ma va detto che i rapporti tra i calciatori e i camorristi erano diversi rispetto a quelli della camorra con la gente comune. Loro volevano che regalassimo alla città lo scudetto.

In quegli anni a Napoli il campione divenne un mito. Alla città Maradona deve tanto, ma anche l'Argentina gli è rimasta nel cuore: "Volevo regalare un sogno alla mia città. L'Argentina non stava bene nel periodo in cui giocai i Mondiali, non sta bene nemmeno oggi".

Le donne di Maradona

Maradona con l'ex moglie Claudia Villafañe, madre di Giannina e Dalma.
Maradona con l'ex moglie Claudia Villafañe, madre di Giannina e Dalma.

Un altro filmato ripercorre la vita sentimentale di Diego: le sue donne, l'unica moglie e i flirt. Maradona sorride e commenta:

Mia moglie (Claudia Villafañe, ndr)  è stata il primo amore della mia vita. È la madre della mie figlie, anche se oggi tra noi c'è qualche problema. Oggi sono tremendamente innamorato. Lei si chiama Rocìo (Oliva, la nuova giovane fidanzata, ndr) ed è molto giovane. Mi è piaciuta dalla prima volta che l'ho vista, ma lei mi respinse. La invitai a mangiare un gelato e pregai un amico di farle capire che mi piaceva davvero. L'amore è nato a poco a poco.

Costanzo gli chiede se trova siano più gravi i problemi avuti con la droga o quelli con le donne, e il campione risponde con sicurezza:

La droga ammazza. Io ho avuto troppa fortuna perché, se avessi continuato, oggi non sarei qui. Ho smesso 13 anni fa. L'ho fatto per i miei figli, Diego, Fernando – che ha 4 anni ed è nato dalla relazione con Veronica Ojeda della quale non voglio sapere più nulla – e per le mie figlie. Le donne non mi hanno mai cambiato, mai in 56 anni. Amo tremendamente Rocìo ma lei sa che oggi posso amarla, e domani le cose potrebbero cambiare. Se lei si comportasse come me? L'ammazzerei. Stiamo molto bene insieme. Non abbiamo ancora avuto figli perché lei è troppo giovane.

Il "Diego papà": "Voglio un altro figlio"

Il discorso scivola sui figli di Maradona, e su Diego jr, il primogenito che il calciatore ha rifiutato a lungo. Nato dalla relazione con Cristian Sinagra, il giovane ha potuto conoscere il padre solo recentemente. Oggi il loro sarebbe un legame fortissimo:

Ho 5 figli che mi rendono felice. Diego Armando ho sempre voluto vederlo, ma mi sono sempre fermato. Quando l'ho conosciuto, mi sono innamorato di lui. In questo momento è con me, lavora con me e mi sta sempre vicino. Tutto quello che faccio, lo faccio per loro. Saranno loro a beneficiare di tutto quello che ho fatto nella vita. Voglio unire la mia famiglia. Mi considero un bravo padre, assente perché ho lavorato molto, ma bravo. Vorrei avere un altro figlio, mi piacciono i numeri pari e così ne avrei sei. Non ho fatto il padre con Jana e Diego, e non posso farlo con Diego Fernandez, ma forse con il sesto figlio potrei riscattarmi.

L'abbraccio con Diego jr, il figlio riconosciuto dopo 30 anni
L'abbraccio con Diego jr, il figlio riconosciuto dopo 30 anni

Il rapporto con la malavita

Un altro filmato ripercorre il rapporto tra il Pibe de oro e la malavita:

Mi ricordo che uscivo di notte e incontravo queste persone. Non sono il tipo di persona che chiede i documenti o il passaporto per fare una fotografia. Mi prestavo a quelle foto e poi uscivano quel tipo di notizie sui giornali. Non o mai avuto rapporti con la camorra. Dalla malavita ho avuto solo la sicurezza che nessuno avrebbe mai toccato le mie bambine. Scrissero che, se non fossi tornato a Napoli, se la sarebbero presa con la mia famiglia, ma non è mai stato così. Carmine Giuliano mi diede la sua parola che nessuno le avrebbe mai toccate.

A quelle figlie, Giannina e Dalma, Diego è legatissimo:

Avevo 24 anni la prima volta che mi sono drogato. È stato l'errore più grande che abbia mai fatto nella mia vita. Mia faglia Giannina mi scuoteva, mi chiedeva di continuare a vivere per lei. Ringrazio Dio per avere ascoltato le preghiere di mia figlia.

I problemi con il Fisco

Costanzo gli chiede quindi dei suoi problemi con il fisco italiano:

Il mio contratto veniva stipulato tra il mio rappresentante e Ferlaino, e chi deve andare in carcere sono io? Ferlaino può tranquillamente camminare per strada, mentre se io vengo in Italia devo lasciare qualcosa. Careca aveva il mio stesso problema, non capisco perché io sia stato perseguitato. Adesso stiamo parlando con Equitalia perché è impossibile che io non possa lavorare qui.

Nel commentare i suoi successori, si scaglia contro Maurio Icardi, calciatore dell'Intera: "Icardi è un traditore. Sarà pure in grandissimo giocatore, ma quello che ha fatto a Maxi Lopez nel calcio e nella vita si paga. So che gioca in Italia, è un capitano e, a volte, fa goal. Non è nemmeno Batistuta, però. Ci vogliono 10 Icardi per fare un Batistuta". Un argentino a cui è legato è Papa Francesco, e sul suo futuro dice: "Adesso sto bene. Gioco a calcio, faccio l'amore con Rocìo e ho 5 figli che amo". Le ultime parole sono rivolte al figlio Diego, con il quale ha recuperato un rapporto solo oggi: "Do ragione a chi mi accusa di non aver voluto conoscere Diego. Ho perso tanti anni di un figlio meraviglioso".

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