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Impiegato suicida a Napoli, è bufera su “Striscia la Notizia”

Un dipendente del catasto si è tolto la vita a un anno di distanza dal servizio in cui era stato sorpreso mentre accettava una banconota da 20 euro per il disbrigo di una pratica. Sul web è polemica, c’è chi parla di sciacallaggio e di gogna mediatica. Abete replica con un “No comment”.
A cura di Maura Corrado
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Un impiegato del catasto di Napoli si è suicidato a un anno di distanza dal servizio di "Striscia la Notizia" in cui era stato sorpreso mentre accettava una banconota da 20 euro per il disbrigo di una pratica. Ed è bufera sul tg satirico di Antonio Ricci e su uno dei suoi inviati di punta, l'avellinese Luca Abete (aggredito tre mesi fa da alcuni parcheggiatori abusivi). La polemica si è accesa sul web nelle ultime ore, sia sulla pagina Facebook di Abete che su alcuni siti d'informazione locale e nazionale.

 
Succede così che il sentimento popolare associato a trasmissioni come Striscia, Le Iene e Report, solitamente di apprezzamento per il fatto di "sostituirsi" alle autorità preposte nella denuncia – attraverso ricostruzioni accurate – di fenomeni di diffuso malcostume, si trasforma in poche ore nel suo opposto. Da "Rubano miliardi i politici e voi zitti….. Scoprite le mazzette da 20€ …. E poi succede quello che è successo" a "Facile scovare solo i pesci piccoli", passando per "Questa volta Striscia la Notizia si è macchiata di un'azione di sciacallaggio", le accuse si sono moltiplicate.

 
I diretti interessati preferiscono non replicare. "Non c'è alcuna colpa da parte nostra, quindi non abbiamo nulla da dire", si limita a dichiarare, con tono di voce sereno e pacato, proprio Luca Abete. Persone vicine all'ambiente di Striscia parlano, infine, di possibili azioni legali verso alcune ricostruzioni giornalistiche della vicenda ritenute diffamatorie.

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