Il regista de ‘Il boss delle cerimonie’: “Il programma continuerà, ma con un altro titolo”
Fanpage.it ha raggiunto Raffaele Brunetti, regista de “Il boss delle cerimonie”, affinché raccontasse ai fan che cosa sarà del programma adesso che Don Antonio Polese è morto. Brunetti conferma che la sua intenzione, quella di Real Time e quella della famiglia Polese convergono verso un unico obiettivo: continuare con le riprese anche adesso che il protagonista della fortunata serie è scomparso.
È chiaro che la morte di Polese ha sconvolto i piani del gruppo di lavoro, proprio perché avvenuta mentre si stava girando ancora la quinta stagione. La serie è stata ripensata, quasi stravolta da questo drammatico evento e Brunetti anticipa nel dettaglio quello che andrà in onda:
Quando Don Antonio è morto, ci siamo accorti che non avremmo potuto far finta di niente. Avevamo già girato cinque puntate, ma abbiamo dovuto ripensare l’intera serie. La quinta stagione sarà composta di nove puntate, di cui due lunghe da 40 o 50 minuti. La prima puntata sarà un saluto a Don Antonio, poi documenteremo 5 cerimonie come previsto inizialmente e, per finire, racconteremo il ricovero del boss, i funerali e la commemorazione funebre organizzata dai fan al Castello della Sonrisa.
La sesta stagione de “Il boss delle cerimonie”
Brunetti anticipa inoltre l’intenzione di andare avanti e girare anche la sesta stagione de “Il boss delle cerimonie”. Chiaramente qualcosa dovrà cambiare:
Non è pensabile fare “Il boss delle cerimonie” senza il boss, per cui dovrebbe cambiare il titolo. Ci saranno un’altra serie di piccoli accorgimenti il nostro team è al lavoro freneticamente su questo progetto. Chiaramente non c’è ancora una conferma ufficiale, né accordi precisi con il canale ma la sesta stagione dovrebbe esserci. Ce la stiamo mettendo tutta.
Conferma, infine, i presunti episodi soprannaturali che si sarebbero verificati al Castello dopo la morte di Don Antonio:
Le mattonelle si sono sollevate, lo abbiamo documentato e lo vedrete. Era come se Don Antonio chiedesse dalla bara di essere portato nel salone reale, una stanza alla quale teneva molto. In seguito è stata ritrovata la sua fede, quella che Polese cercava disperatamente da mesi. In qualche modo il boss continua a essere molto presente al Castello.