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Il dramma di Stefano Dionisi de “L’Onore e il rispetto”: “Ero vittima di un male mentale”

Quattordici anni di terapia e analisi hanno consentito a Stefano Dionisi, attore nella fiction “L’onore e il rispetto” di superare il periodo più buio della sua vita. Oggi racconta che cosa gli era accaduto.
A cura di Stefania Rocco
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Protagonista de “L’Onore e il rispetto 4”, la vita di Stefano Dionisi non è sempre stata in discesa. L’uomo che recita accanto a Gabriel Garko nella fiction campione di ascolti di Canale 5 racconta a “Tv Sorrisi e Canzoni” di aver attraverso un lunghissimo periodo buio, 14 anni in cui è stato costretto a stare in analisi e a praticare terapie pur di uscire dal tunnel in cui, suo malgrado, entrato. Contrariamente a ciò che si potrebbe immaginare, a stravolgere la sua psiche fu il successo improvviso e i guadagni a esso legati, guadagni esorbitanti se si considera che, prima di diventare attore, Stefano faceva solo piccoli lavori saltuari. Da semplice cameriere, Stefano divenne improvvisamente un attore e il cambiamento intervenuto nella sua vita gli fece addirittura perdere la testa. Quella che lui stesso etichetta come “la sua malattia mentale” si manifestò per la prima volta l’11 settembre del 2001, lo stesso giorno che il mondo ricorderà per sempre per l’attacco aereo al World Trade Center. Quel giorno tanto funesto segnò l’inizio del calvario per Dionisi che, finalmente guarito, racconta oggi che cosa gli era accaduto di tanto drammatico:

Ero in Spagna sul set del film Sant'Antonio da Padova e sono stato male. Ho buttato portafogli e passaporto e sono scappato sul tetto di una casa. Quello che mi destabilizzò fu passare di colpo da prendere 80 mila lire al giorno per fare il cameriere, a guadagnare 300 milioni in due mesi. Avere successo e così tanti soldi forse non era ciò che volevo. E crollai. È stato faticoso, anche fisicamente, mettere insieme quei ricordi drammatici, che ho stampati in mente come immagini indelebili.

Il suo è un disturbo ereditario, una specie di “tara familiare” legata al malfunzionamento di alcuni geni. Dopo anni di terapia e analisi, ben 14, Dionisi ne è uscito ed è in grado di raccontare quanto fu drammatico quel periodo che è riuscito a gettarsi finalmente alle spalle.

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