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“Giornalisti Mediaset sciacalli, fate schifo”: sfogo del papà di Giada, morta di leucemia

Il caso di presunta pessima informazione fa molto discutere. Dino Lunardon si fa intervistare per raccontare la storia della figlia, ma per i tg Mediaset sarebbe divenuto il pretesto per speculare fortemente sulla vicenda. Su Fb l’annuncio di querela.
A cura di Andrea Parrella
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Informazione Mediaset sotto accusa per un caso spinoso riguardante una notizia, evidentemente stravolta, che è rimbalzata in tutti i Tg di Cologno Monzese. Il caso fa riferimento a Dino Lunardon, padre di Giada, una bambina di 11 anni morta a causa di leucemia. Venerdì mattina infatti, Il Giornale riportava la notizia secondo la quale un trapianto di midollo destinato a Giada e proveniente da un americano, sarebbe stato negato all'ultimo in virtù della provenienza della bambina, non connazionale del presunto donatore. Posta in questo modo la notizia non riguarda il caso in sé della malattia, quanto più che altro un giudizio nel merito di una persona che si rifiuta di salvare una vita umana che non abbia le stesse origini. La notizia, ribattuta anche da Il Gazzettino diceva testualmente:

Quando dall’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa avevano detto loro che negli Stati Uniti era stato trovato un donatore di midollo osseo compatibile, tutti confidavano che la bambina potesse finalmente tornare a giocare con la sorellina Gioia. Ma, stando alle testimonianze raccolte dal Gazzettino, la fiducia si è trasformata in delusione per la risposta ricevuta dal donatore: «Ho saputo che il mio midollo osseo non è per un connazionale e quindi non do il consenso al prelievo

L'effetto domino fa sì che venga proposto il primo servizio al Tg4, che riporta la notizia tramite lo stesso filtro, la firma è Davide Loreti e va in onda nell'edizione delle 11,30 di quello stesso venerdì. In questo caso si dà molto peso alle condizioni relative alla volontà di donare o meno il proprio midollo e il servizio termina sottolineando qualcosa che sarà il seme dell'intera questione:

Non c’è nessuna legge che imponga di donare il midollo ed è anche vero che una persona che abbia deciso di compiere questo atto di grande generosità possa rifiutarsi di farlo anche all’ultimo momento. E’ un intervento doloroso e chiunque potrebbe ripensarci, magari per paura

A questa cronaca, tacciata comunque da appunti che trascendono nel commento, si aggiunge il fatto giornalistico incriminato, ovvero l'intervista al padre della bambina della giornalista Ilaria Dalle Palle, che il Tg5 e Studio Aperto (ecco il video) utilizzano, anche se con accenti diversi, con la testata dell'ammiraglia (ecco il servizio) che cita un esempio di qualche anno fa quando, i genitori di Nicholas Green, bambino ucciso a 7 anni sulla Sa-Rc in una sparatoria, decisero di donare i suoi organi salvando sette vite, indipendentemente dalla nazionalità.

Ma Dino si concentra proprio sull'alterazione della notizia, in quanto, così come scrive su Facebook, l'incontro con la giornalista era orientato a raccontare la storia di una bambina malata e, eventualmente, sensibilizzare l'opinione pubblica ad una problematica di questo tipo. Le sue parole scritte, oltre a mettere in evidenza l'inesstenza di un donatore americano, sono al vetriolo e si chiudono con l'annuncio di una querela:

1) Non è vero che un americano si è rifiutato di donare il midollo. Mai si è cercato in America perché avevamo già due donazioni, una dalla Spagna e una dalla Germania, ma il donatore tedesco, un uomo di 39 anni, era più compatibile avendo 11 punti in comune su 12. Quando giada si è aggravata e non poté ricevere il midollo osseo, questo signore era molto dispiaciuto e ci rinnovava la disponibilità appena Giada avesse potuto riceverlo, rendendosi disponibile in qualsiasi momento e addirittura venendo in italia per agevolare la donazione! ) La donazione del midollo osseo, non è assolutamente vero che è dolorosa! E’ una bugia spaventosa! Ditelo a tutti!!! La gente ha paura a donare perché pensa che deve soffrire tantissimo, e non è assolutamente vero.

Ecco l'attacco in merito all'intervista, di cui sarebbe stato stravolto il senso ed anche il motivo d'essere: "l’intervista che ci è stata fatta da una giornalista di Mediaset di nome Ilaria, che si è dimostrata una persona falsa e ignobile, con l’accordo che avremmo raccontato la nostra tragica esperienza, facendoci forza per far sì che la nostra, se pur dolorosa e drammatica, esperienza sia di un possibile aiuto (…), per dare delle informazioni corrette a tutti, per far sì che la gente tolga dalle mente luoghi comuni e false convinzioni. Ma purtroppo devo dire con rammarico che Mediaset ha perso una grandissima occasione di divulgare a milioni di persone la realtà dei fatti, dato che hanno fatto dei servizi giornalistici senza neanche verificare la notizia con i diretti interessati e l’onere della prova!"

Il padre di Giada non risparmia in nulla le testate giornalistiche e la cronista, annunciando appunto la querela: "

calpestato quanto era di più sacro per noi genitori, una figlia che ha sofferto tantissimo per una vita cosi breve e lasciandoci a 11 anni appena compiuti, speculando avidamente per conto del loro dio denaro e della loro amica, la bugia, che li accompagna sempre in ogni loro esternazione, visto che stiamo pagando sulla nostra pelle le loro continue falsità fatte di servizi giornalistici senza nessun fondamento di verità e giustizia […] A voi giornalisti di Mediaset, da parte di 2 genitori, vi dico dal profondo del nostro cuore spezzato da un grandissimo dolore, ci fate schifo, siete degli sciacalli e vi disprezziamo profondamente! Riterrò opportuno di querelarvi per quello che avete fatto e verrete pubblicamente messi alla gogna mediatica che voi stessi avete creato, per avere dato solo false notizie, l’esatto contrario di quello che dovrebbe essere il vostro dovere (il caso Sallusti evidentemente non vi è bastato).

La chiosa non lascia spazio ad interpretazioni e in effetti non lascia margini di manovra a Mediaset, colpevole a quanto pare di aver cercato la divulgazione di una notizia in una chiave sensazionalistica del tutto inopportuna:

[…] scritto da due genitori con la morte nel cuore. Con Mediaset volevamo dare una smentita di ciò (segue riferimento a ‘una prof. in video’ che non ci è chiaro, ndr) e dare dei messaggi positivi a milioni di italiani, ma Mediaset ha stravolto la realtà. Ben sapendo la verità ha continuato con la menzogna e non ha assolutamente smentito la notizia (…) la cosa più grave che quello che ho detto nell’intervista l’hanno usato per avvalorare la bugia. E neanche una parola sulle donazioni e sulla ricerca che a noi sta a cuore ed era il motivo principale della intervista….

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