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Giletti: “Il mio sarebbe un Festival di Sanremo senza bellone ma con persone parlanti”

Intervistato nella trasmissione radiofonica “I Radioattivi”, Massimo Giletti ha spiegato come sarebbe il suo Festival di Sanremo se gli venisse data la possibilità di condurlo.
A cura di Daniela Seclì
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Lo vediamo ogni domenica alla conduzione del programma di Rai1 "L'arena". In queste ore, Massimo Giletti ha rilasciato un'intervista a Ettore Petraroli e Rosario Verde, nella trasmissione di Radio Club 91 "I Radioattivi". Innanzitutto, il presentatore ha voluto smentire le voci secondo le quali tenderebbe a risparmiare troppo:

"Tirchio io? Mi sono fatto da solo e nutro piaceri diversi rispetto all'ostentazione normale. Giro in scooter perché non voglio comprare la macchina grande. È una questione di libertà e di velocità".

Massimo Giletti, poi, ha spiegato come è cambiato nel corso degli anni, il suo rapporto con gli altri protagonisti del piccolo schermo. Ormai non entra più in polemica con loro, ma preferisce concentrarsi solo su se stesso:

"Una volta mi lasciavo andare alle polemiche con gli avversari, invecchiando ho capito che devo concentrarmi solo su me stesso, lasciar perdere il resto. Le crocette non le metto più da anni anche perché mi servirebbe un camerino più grande".

Ha spiegato, quindi, che la conduzione di un programma come "L'arena" richiede grande concentrazione e grande impegno, a tal punto che dichiara:

"Al termine di una puntata de "L'Arena" mi ricoverano".

Infine ha parlato del Festival di Sanremo. Per il momento non ha ancora avuto l'onore di condurlo ma non esclude che la proposta potrebbe arrivare, magari con la terza età:

"Vianello lo presentò a 70 anni e quindi penso che anch'io, verso il 2034, potrei avere un incarico, una chance di conduzione, anche se Renzi rottama tutti. Il mio sarebbe un Sanremo senza bellone ma con due persone parlanti: sono sempre contro le tendenze e la normalità".

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