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Gerry Scotti sulla Rai: è peggiorata copiando dalla tv commerciale

Il conduttore, a La Repubblica, parla della sua delusione da cittadino che paga il canone e chiede l’inizio della prima serata Rai alle 21.00: Scotti descrive anche il suo nuovo game show Money Drop, in onda dal prossimo autunno e fa una panoramica del quiz italiano, dai suoi inizi ad oggi.
A cura di Marianna D Onghia
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Gerry Scotti

Le parole di Gerry Scotti a La Repubblica non fanno che alimentare le polemiche sulla pratica del copia-incolla tra Rai e Mediaset, a pochi giorni dall'accusa della Carlucci a Baila, programma fotocopia di Ballando con Le Stelle, per la conduttrice Rai. In un'intervista rilasciata dal conduttore al quotidiano, Scotti dapprima descrive il nuovo prodotto mediaset per la stagione autunnale,  Money Drop e poi si esprime sulla televisione pubblica ai giorni d'oggi.

Gerry si definisce un italiano come tanti che paga il canone e che crede nel servizio della Rai, ma mostra profonda delusione verso la tv di Viale Mazzini, poichè a suo parere pecca da tempo di originalità e innovazione, riparando così in infelici copiature dalla tv commerciale. Scotti si mostrà perciò in accordo con la risposta di Roberto Cenci alla Carlucci, sostenendo la teoria secondo la quale la promotrice di nuovi programmi sarebbe la Mediaset o tv affini, mentre la Rai prenderebbe spunto o addirittura copierebbe dalla tv commerciale.

Il conduttore di Io Canto sostiene quindi di mettere la faccia in un progetto esclusivo e senza programmi simili, a quanto pare, come pure dimostra di non sostenere che Baila! ha davvero numerosi punti in comune con lo show della collega Carlucci: ma, in fondo, non potevamo aspettarci obiettività da chi lavora per la concorrenza, come non potremmo averla da un volto Rai nel parlare della Mediaset, o almeno non fino in fondo.

Gerry Scotti e Piersilvio Berlusconi

Continuando a parlare della Rai, Scotti fa una richiesta alla tv pubblica che molti cittadini, magari costretti ad alzarsi presto la mattina, appoggerebbero, quella cioè di spostare la prima serata alle 21.00, permettendo a tutti di godere di fiction, film e programmi fino alla fine, senza dover spegnere la tv perchè il programma si è protratto a serata inoltrata e Morfeo incombe. Oltre all'argomento Rai, però, Scotti ha regalato al giornalista una sapiente panoramica sul mondo dei quiz, dall'era di Mike Bongiorno ad oggi. Per il conduttore, il concorrente di oggi è informato sui più svariati argomenti di cultura generale, mentre ai tempi di Lascia o raddoppia i partecipanti studiavano da un libro di testo fornito dalla produzione e la loro informazione era particolareggiata, rispetto a quella ampia di oggi.

Dal prossimo autunno, Gerry Scotti, porterà il quiz Money Drop in prima serata e i suoi concorrenti dovranno rispondere ad 8 domande, per ambire al milione di montepremi che avranno sempre davanti agli occhi, non in senso figurato, ma concreto. Un cubo presente in studio, infatti, conserverà la cifra in bigliettoni da 50 euro, che diminuiranno o resteranno intatti man mano che il percorso del concorrente andrà avanti, costringendolo ad una riflessione più puntuale sulle risposte, per non assistere a un taglio del montepremi. Quindi la Rai è pregata di non copiare l'idea del cubo, grazie!

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