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Francesco Gabbani: “Il successo me lo sono sudato, nessuno mi ha spinto e messo sul palco”

Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, Francesco Gabbani rivendica la capacità di essere arrivato al successo senza passare attraverso alcun talent show: “Me lo sono sudato, nessuno mi ha preso e mi ha messo sul palco”.
A cura di Stefania Rocco
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Silvia Toffanin ospita Francesco Gabbani, vincitore del Festival di Sanremo 2017, a Verissimo. Dietro il pianoforte che utilizzerà qualche momento dopo per la sua esibizione, il musicista e cantautore risponde alle domande della conduttrice sul successo che gli è piovuto addosso all’improvviso. Rivendica il fatto di aver raggiunto da solo i suoi traguardi, senza passare attraverso il web o i talent show:

Me lo sto gustando tanto il successo perché ci sono arrivato dopo un vero percorso. Nessuno mi ha preso e mi ha messo sul palco. Me lo sono sudato. So cosa vuol dire sacrificarsi, quindi resto con i piedi per terra.

Gabbani ha dedicato la sua vita alla musica. I genitori ne condividono il percorso. L’unico cruccio di sua madre risiede nel fatto di non averlo visto laurearsi:

Mamma non ha digerito il fatto che non mi sia laureato, credo sia il desiderio di tutte le mamme. Sperava che terminassi gli studi. Le ho detto: “Mamma, l’anno scorso mi sono laureato con Sanremo giovani, quest’anno ho preso la specializzazione”.

Sui brani che hanno consentito alla sua creatività di esplodere, fino a diventare il suo marchio di riconoscimento, aggiunge:

Il fil rouge dei miei brani è da ricercare nell’esigenza di trovare un senso all’esistenza. Oggi non credo in niente, ma sono attirato dall’idea di credere in qualcosa. Occidentali’s Karma ironizza sul fatto che noi occidentali, nell’avvicinarsi alle culture orientali, lo facciamo lasciandoci ispirare dalla moda. Ci vorrebbe un po’ di rispetto in più.

Infine, racconta il rapporto con la fidanzata Dalila ma frena sull’idea di avere un figlio:

Il mio nucleo familiare è composto dal mio cane e da Dalila, la mia compagna, Mi ha aiutato ad affrontare questo percorso. Dopo tante porte in faccia mi mancava l’entusiasmo, ma lei mi ha sempre spinto a credere in quello che faccio. Se sono qua oggi è anche grazie a lei. Dentro di me, la vittoria l’ho dedicata a lei. A Dalila non interessa che io spiattelli in giro cosa rappresenta per me. Figli? Attualmente no. È molto impegnata nel suo lavoro, è una tattoo artist. Io non ho alcun tatuaggio. Ha senso quando arriva da un’esigenza espressiva seria, lei non ha mai provato a convincermi.

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