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Flop fiction con Gabriel Garko: una stella destinata a spegnersi? (INFOGRAFICA)

La fiction “Non è stato mio figlio” si sta rivelando un flop clamoroso per l’attore e per Canale 5. Eppure, analizzando i dati d’ascolto delle fiction con Gabriel Garko degli ultimi cinque anni, si scopre che il calo è stato lento, ma costante, quasi fisiologico. La stella di Garko si sta spegnendo?
A cura di Andrea Parrella
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Gabriel Garko è ancora la stella indiscussa della fiction di Canale 5, oltre che uno degli attori più popolari d'Italia? Non è stato mio figlioin onda in queste settimane, arrivava in televisione con il credito delle aspettative più rosee. Al centro della vicenda un cavallo di razza della serialità all'italiana, tra gli uomini più desiderati del Bel paese (da ambedue i sessi), reduce dalla co-conduzione di uno dei Sanremo più seguiti degli ultimi anni. Fa niente che quest'ultima esperienza non sia stata tra le più fortunate per Garko, additato dalla critica e dal pubblico per le numerose gaffe e incertezze nelle quali è inciampato sul palco: il seguito potenziale di questa fiction era enorme. E invece, giunta alla quarta puntata, Non è stato mio figlio ha le sembianze di un flop, visti gli ascolti deprimenti.

Dopo quattro episodi, Canale 5 ha spostato Non è stato mio figlio alla domenica, un'altra bocciatura dopo la sostituzione con Caduta Libera di Gerry Scotti del mercoledì precedente. Ma visto che la tv commerciale è fatta essenzialmente di cifre e poco più, Gabriel Garko è davvero quell'indiscutibile colonna del piccolo schermo che, pur surfando su di un'onda fatta di critiche e devozione, giustifica il suo ruolo di prim'ordine in tv con i numeri di cui può farsi vanto? Le sue fiction più recenti dimostrerebbero il contrario, almeno se guardate attraverso il filtro dei dati Auditel. Considerato un intervallo temporale che abbraccia gli ultimi cinque anni, si nota infatti un calo progressivo di cui Non è stato mio figlio sembra essere solo la fisiologica prosecuzione. Non è un tonfo, tuttalpiù una curva discendente che sottolinea una perdita di appeal del "prodotto Garko" così per come è stato costruito e concepito nell'ultimo decennio.

Si tratta di otto fiction, tra miniserie tv e puntate singole, con cast calibrati in maniera differente e narrazioni non uguali tra loro, ma che hanno tuttavia il tratto comune dell'attore come punto di riferimento principale. E per quanto sia indubbio che la televisione ha subìto un cambiamento netto dal 2010 al 2016, con un incremento dell'offerta ed una dispersione di pubblico da parte delle reti generaliste in favore dei canali tematici, quelli di Garko restano, per Canale 5, prodotti di punta non solo in fatto di ascolti, ma anche da un punto di vista strettamente identitario: Gabriel Garko è la fiction di canale 5.

Il successo de "Il peccato e la vergogna", poi la discesa

La prima è Caldo criminale del 2010, con una puntata singola che raggiunge i 5.117.000 telespettatori. Quello stesso anno parte Il peccato e la vergogna, con Manuela Arcuri e Francesco Testi al fianco di Garko. La prima stagione è fatta di sei episodi, che riescono ad ottenere risultati ottimi: la media telespettatori è di 5.997.833, share tendenzialmente sempre attorno al 27% e il miglior risultato raggiunto con la quarta puntata, 6.476.000 di telespettatori, share del 27,28%. Sempre sei episodi per Sangue Caldodel 2011, i cui numeri cominciano a denotare un calo: la media di telespettatori è 4.019.833, share medio tra il 17% e il 18%, tuttavia Garko compare come guest star solo nel primo episodio, che peraltro è quello che registra gli ascolti più bassi dei sei in totale: 3.733.000 telespettatori, 17,48 di share. Allineato dal punto di vista del risultato Viso d'angelo, sempre nel 2011, con 4.049.000 di media, share medio compreso tra il 15% e il 17%, miglior risultato nel quarto e ultimo episodio con 4.440.000, share 17,39%.

Risalita e crollo de "L'onore e il rispetto"

Il 2012 è l'anno del ritorno de L'onore e il rispettoprobabilmente la più simbolica delle fiction di Gabriel Garko e l'ultima ad aver riscosso un successo davvero debordante. Proprio per questo motivo gli ascolti sono nuovamente in crescita, con una media telespettatori di 5.819.666, vette di share tra il 20% e il 24% e il miglior risultato per l'ultimo dei sei episodi 6.629.000, share del 24.02%. Nel 2014 torna Il peccato e la vergognama la seconda stagione non riscuote lo stesso successo della prima e la differenza è netta: la media telespettatori è di 4.484.700, con il miglior risultato alla terza puntata, 4.793.000 di telespettatori pari al 16.91% di share. Anche Rodolfo Valentino, dello stesso anno, non si può definire un grande successo, la miniserie da due episodi fa registrare una media di telespettatori di 4.184.500, con un netto calo tra il primo e il secondo episodio. E' probabilmente l'antipasto di un calo d'ascolti vertiginoso, tutto concentrato nei risultati della quarta stagione de L'onore e il rispettoanno 2015: 3.695.000 di media, miglior risultato per il primo dei quattro episodi (4.205.000, share 20,33%), poi sempre al di sotto dei 4 milioni. Non sembrano casuali i numeri degli ultimi due esempi, è indicativo infatti che i primi episodi abbiano realizzato numeri più alti dei successivi.

Il tonfo con "Non è stato mio figlio"

Cosa significa tutto questo? I dati d'ascolto di diverse stagioni, questo è vero, sono difficilmente comparabili, per costi degli spazi pubblicitari, variabili nei palinsesti delle reti concorrenti e tanti altri fattori socio-culturali che andrebbero approfonditi singolarmente. Eppure i numeri di Non è stato mio figlioalla luce di quanto indicato su risultano, a questo punto, piuttosto naturali e quasi accettabili. Una considerazione che va fatta, tuttavia, in virtù della presa di coscienza che Gabriel Garko, probabilmente, non riesca più ad avere sulle masse e sul pubblico di Canale 5 l'ascendente di qualche anno fa. In fondo, lo dicono i numeri.

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