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Fiorello: “Fosse per me non farei più tv, ma la mia famiglia non vuole”

Il più grande showman italiano in circolazione rilascia un’intervista a “Oggi” nella quale utilizza parole dure nei confronti di un certo pubblico costantemente critico, i cosiddetti “haters”. Ma è soprattutto l’occasione per un ricordo di Mike Bongiorno: “Ha inventato la tv italiana, dovremmo omaggiarlo con una giornata dedicata a lui”
A cura di Andrea Parrella
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Sono dure le parole che Fiorello rivolge al popolo del web e, in particolare, ai cosiddetti "haters". Il comico infatti ha detto, senza mezzi termini, che se fosse stato per sua scelta, avrebbe lasciato i grandi show televisivi da tempo, seguendo ben altre strade: "Se fossi single, avrei già smesso di fare questo mestiere," sono le parole di Rosario Fiorello, in un'intervista rilasciata al settimanale Oggi: "Dipendesse da me, potrei garantire che non mi vedrete più in tv in quel genere di spettacolone, il varietà ad alto budget in prima serata. Sto bene come sto, con la mia EdicolaFiore, i post su Youtube, la radio, magari il tour… Avrei già smesso, ma mia moglie Susanna e la mia famiglia  non vogliono. Sostengono: è un peccato, uno spreco. Quindi continuerò. Anche se il mio sogno è fare un programma alle 7 del mattino, come in America. Un grande show all’alba o giù di lì con canzoni, gag, monologhi". Ci sono diverse motivazioni per le quali Fiorello sia stato più volte spinto a tenersi in disparte, non essere in prima serata, con uno show dal grande budget, ma la cosa motivazione principale è uno e sostanziale (citando anche le critiche all'Ice Bucket Challange, di cui è stato tra i primi sostenitori):

Dicono che non sopporto le critiche, che sono permaloso. Ma non è così. Io accetto tutto,  fatemi pure le pulci, ma non riesco a fregarmene degli insulti gratuiti, livorosi, e anonimi. Magari quelli che mi chiedono di tornare in tv sono poi gli stessi pronti a massacrarmi: e i costi, e i guadagni, e la crisi… Ma le cose belle costano, e ci si dimentica che se la Rai spende 10 ne incassa il doppio. Ci sono meccanismi perversi. Giornalisti che vanno a caccia di commenti negativi sui social, ne trovano tre e ci montano una polemica. Poi io con chi posso prendermela? Con Dearjack90 o Campanellino93? Dove abita, chi è Sophialoren81? L’altro giorno ho provato a mettermi dall’altra parte, da quella di chi insulta, e ho postato un video oggettivamente pieno di volgarità contro chi critica la doccia gelata pro-ricerca sulla Sla. Tra parentesi: ma cosa c’è che non va nell’Ice Bucket Challenge? Qualunque iniziativa che riesca a portare anche solo un euro in più andrebbe incoraggiata, altro che censurata! Comunque, ho usato parolacce, come i troll sui social, l’ho fatto apposta, ma con ironia, e ovviamente non sono stato capito. Fiorello scatenato, eccetera. Insomma, questo mondo così com’è non mi va più. Non ci sto a diventare solo un bersaglio. Tutti contro tutti, “devi morire”… È lecito dire che un pochettino passa la voglia?

"Ci vorrebbe un Mike Bongiorno Day, ha inventato la tv italiana"

Poi lo showman più noto e autorevole d'Italia si è concentrato su un'altra questione che qualche settimana fa aveva sottolineato la moglie di Mike Bongiorno, Daniela, che in un'intervista a Repubblica sottolineò come Rai e Mediaset si fossero dimenticate di suo marito, pioniere assoluto della tv italiana. E Fiorello le fa eco, anche in virtù della sua amicizia storica con il conduttore di Lascia o Raddoppia:

La tv dovrebbe istituire un appuntamento annuale, un premio, un Mike Bongiorno Day, per ricordare uno dei padri fondatori della televisione italiana. Mike ha praticamente inventato la televisione in Italia. Ha fatto il primo quiz, è stato il primo a intuire la forza degli sponsor, il primo a passare alla tv commerciale, il primo in tutto. Come lui, ci sono stati al massimo quattro, cinque personaggi. Penso a Corrado, a Enzo Tortora, Raimondo Vianello, Pippo Baudo. Fabio Fazio vuole rifare il Rischiatutto? È una bellissima idea. Purché sia un quiz vero, di quelli di una volta, con i concorrenti superpreparati, gli unici che piacevano a Mike. Lui non capiva questa faccenda di scegliere fra tre opzioni. Diceva: “O la sai o non la sai. Ci vuole una domanda secca e una risposta secca. E la risposta giusta è quella che io ho scritto lì.

"Mike mi manca, in ogni cosa che faccio"

E dopo l'elogio pubblico e professionale, Fiorello si è anche aperto ad un ricordo privato: "Mike mi manca. A ogni cosa che succede mi chiedo: chissà come avrebbe reagito, cosa avrebbe detto, cosa avrebbe fatto. Per questo penso spesso di tornare a imitarlo, perché facendolo mi sento lui, come se Mike entrasse dentro di me. Lo sento vivo, e vorrei farlo rivivere. Daniela Zuccoli e la famiglia sarebbero d’accordo, e io li capisco. Penso che ricominciare a “fare” Mike non sarebbe una cosa di cattivo gusto, ma in realtà un giusto omaggio a un grande uomo. Però vedo già le polemiche in agguato…".

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