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Enzo Iacchetti: “Credo che agli inizi Ezio Greggio volesse annientarmi”

Iacchetti svela la rivalità con il collega agli inizi del loro storico percorso a Striscia la Notizia. Il conduttore, nell’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, muove inoltre critiche agli show di Barbara D’Urso: “Porta in tv solo trash e sangue”.
A cura di Valeria Morini
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Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio: una delle coppie televisive più amate d'Italia, insieme al timone di Striscia la Notizia (in alternanza con altri conduttori) ormai dalla bellezza di 23 anni. Eppure, la sintonia e l'innegabile complicità non sarebbe sempre stata così forte, a quanto rivela lo stesso Iacchetti in un'intervista a Il Fatto Quotidiano. Enzino, com'è chiamato affettuosamente dal compagno d'avventura, agli inizi avrebbe subito la rivalità di Greggio.

Greggio all'inizio mi chiamava Iannuzzi e per senso animalesco del palco, forse, mirava inconsciamente ad annientarmi. Abbiamo trovato in fretta un punto di incontro e da allora nonostante le tante diversità caratteriali, abbiamo imparato a rispettarci.

A distanza di anni, l'amicizia tra Greggio e Iacchetti sembra un rapporto consolidato e senza fine. Non a caso, li vedremo ospiti di C'è posta per te" nella puntata di sabato 4 marzo (a un anno di distanza dalla precedente apparizione nel programma di Maria De Filippi). Eppure, Iacchetti (che ad agosto festeggerà i 65 anni) potrebbe presto lasciare la televisione: "Striscia è tra le poche cose che farò in tv e poi forse a 70 anni, la tv non la farò più".

"Barbara D'Urso porta in tv solo trash e sangue"

Il conduttore, infine, ha espresso forti critiche nei confronti dei programmi di Barbara D'Urso, in tempi recenti presa di mira anche da Paolo Bonolis.

I giovani cercano spazio. È giusto che ci sia un ricambio, Barbara D'Urso a parte. Lei sarà lì fino a 150 anni perché qualcosa ha capito. Ha capito che c’è una fetta di italiani che vuole vedere solo trash e sangue. Lei non è Maria De Filippi, che ha un altro senso e un altro stile. La D’Urso porterebbe in tv anche il mostro di Dusseldorf. Però io non ce l’ho con lei. Ce l’ho con chi la guarda e con chi non riesce a scegliere di meglio.

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