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Emma e Alessandra in concerto, la dismissione di Canale5

La crisi di contenuti dell’ammiraglia Mediaset è profonda. L’inaugurazione della nuova stagione è quasi identica a come s’era conclusa quella passata. L’assenza di idee è clamorosa, il riciclo una diretta conseguenza.
A cura di Andrea Parrella
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Arena di Verona, concerto Di Emma Marrone e Alessandra Amoroso

Quanto costerà il pacchetto prenotazioni dell'Arena di Verona per qualche sera? Si potrebbe chiamare l'ufficio predisposto, oppure, molto più facilmente, contattare la virtuale Maria de Filippi S.r.l. Iersera, con buona pace di un pubblico compiacente, anzi urlante, Canale 5 ha presentato la sua linea editoriale col vernissage inaugurale della programmazione autunnale: Emma Marrone e Alessandra Amoroso in concerto, a Verona, un'altra volta.

Si fanno i massimi sforzi per non essere prevenuti, accogliere il valore artistico di chi è convinto, viene convinto, di possederne. non si attribuisce nessuna colpa alle due ragazze per le loro attitudini/inettitudini, a seconda di quale faccia della medaglia si voglia guardare. Ma è assolutamente scandalosa, vergognosa, e tutti gli aggettivi con valore sinonimico sono accolti, la facilità con cui la direzione di rete (o chi ne fa le veci) accetti di farsi dettare l'agenda televisiva da qualcosa che evidentemente compensa l'assenza di idee.

Sì, Canale 5 non ha idee, si rifiuta di esprimerne, finge di possederne: si cala le brache, facendosi commissariare in nome di un diktat di forza maggiore che tutti sappiamo possa approssimativamente sintetizzarsi nella figura del dio Auditel. Si prende tutto, senza setaccio, ammesso che faccia brodo. Quel che è peggio è che si ricicla, ricicla le proprie, se pur assurde, produzioni passate, quando, indipendentemente dalla qualità di ciò che inventasse, inventava ancora qualcosa. L'Arena di Verona di ieri non è un luogo casuale, cade a pennello. Si tratta di una versione reloaded di quella finale di Amici vista qualche mese fa, stessa location, più o meno medesimi protagonisti.

Fu il testamento del progetto Amici, almeno idealmente. Un progetto che nasceva dieci anni fa e che mai come nell'ultima edizione, Amici11, aveva smesso di inventare, riducendosi a riproporre, mostrare i propri trofei in bacheca (come dimenticare la sfida tra quelli che avevano già vinto Amici?). Eppure si faranno i nuovi casting per la prossima stagione. Cosa accade, dunque, all'ammiraglia Mediaset, se non un processo di stagnazione simile e solo più esteso? Da quanto Canale 5 si dimostra inabile a creare un prodotto nuovo e forte, per quanto volgare e contrassegnato dall'etichetta trash?

Da troppo tempo si raschia il fondo del barile, il concerto di ieri è un segno dei tempi. Si ringrazia vivamente Canale5 di consegnarci, ogni giorno che passa, motivi sempre più validi per promulgarne lo spegnimento.

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