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Edoardo Leo: “Ho la laurea appesa in bagno, l’ho messa davanti alla tazza del water”

Ospite di Verissimo, Edoardo Leo ha ripercorso la sua carriera raccontando della laurea in Lettere e Filosofia appesa in bagno e dei tempi in cui “taroccava il curriculum” per avere più possibilità di superare i provini.
A cura di D.S.
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L'attore e regista Edoardo Leo è stato ospite della puntata di ‘Verissimo' in onda venerdì 5 novembre. L'attore ha raccontato che all'inizio, nei suoi piani c'era l'insegnamento: "Mi sarebbe piaciuto fare l'insegnante. Ho studiato Lettere e Filosofia e mi sono laureato con lode. Mi sono diplomato con il minimo e laureato con il massimo. Mi piace stare a contatto con i ragazzi perché da loro imparo, l'idea di stare in una classe e crescere dei ragazzi la trovavo interessante. Poi è nata questa passione per il cinema e ho riversato tutto lì. La laurea è attaccata in bagno. Mi sono fatto una promessa, che se mi fossi laureato avrei attaccato la laurea in bagno e l'ho messa davanti alla tazza. Ho mantenuto la promessa".

Il 9 novembre uscirà nelle sale il suo nuovo film ‘Che vuoi che sia‘. Edoardo Leo ha raccontato di aver coltivato questa sua passione contro tutti:

"I miei non mi hanno incoraggiato a fare l'attore, mi hanno detto fai quello che vuoi però studia. Io mi sono laureato e poi mi sono dedicato a questo. Ci sono stati un po' di scontri, un po' di litigi, non è stato semplice. Con il senno di poi, però, ne è valsa la pena. Quando ho vinto il Premio Flaiano l'ho dedicato a mio padre perché quei no mi hanno fatto capire che se quella cosa la volevo fare, avrei dovuto lottare contro tutto e tutti. Papà penso sia contento perché ciò che vede è frutto di quei valori che mi ha dato e che trasferisco nei miei film".

Edoardo Leo: "All'inizio della mia carriera ho taroccato il curriculum"

Edoardo Leo ha svelato che all'inizio della sua carriera ha adottato qualche espediente per guadagnare più credibilità nel settore: "Ho taroccato il curriculum, ero stato bocciato in Accademia e al centro sperimentale. Siccome volevo iniziare a fare i provini ho scritto che avevo fatto un corso di recitazione alla scuola di teatro ‘La Scaletta' a cui chiedo pubblicamente scusa. Inventavo anche di aver fatto dei cortometraggi. Inventavo titoli tipo ‘La doppia vita di Ugo', ‘Il profumo dei ricordi', non lo fate a casa però". Infine, ha precisato che lui non guarda mai il curriculum di chi si presenta ai suoi provini:

"Io faccio pochi provini ma lunghissimi, magari in una giornata vedo solo un attore la mattina e uno la sera. Devono uscire dal provino con me con la convinzione che più di quello non potevano fare. Non guardo i curriculum".

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