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Daria Bignardi salverà “Ballarò” o “Che Tempo che fa”?

In Rai si prepara la rivoluzione per la prossima stagione. Dalla direzione generale sarebbe arrivata la decisione di un solo talk show politico per rete e la nuova direttrice Daria Bignardi potrebbe dover decidere tra Fazio e Giannini. Così dovesse essere, non ci sarebbero dubbi sull’esito della scelta.
A cura di Andrea Parrella
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Se si tratterà di rivoluzione non si sa, ma quello che sembra quasi certo, al momento, è che in Rai, dalla prossima stagione, cambieranno tante cose. Gli step per il restyling dell'azienda sono partiti dalla nomina di Antonio Campo dell'Orto a Direttore Generale (e futuro amministratore delegato) e Monica Maggioni alla presidenza. Poi, la scorsa settimana, la nomina dei nuovi direttori di rete, che non ha mancato di suscitare polemiche, in particolare per la provenienza di due dei nomi scelti: quello di Ilaria Dallatana (fondatrice di Magnolia) a Rai Due, ma soprattutto quello di Daria Bignardi a Rai Tre. La terza rete sarà probabilmente quella che effettuerà il più notevole cambio di direzione, anche in considerazione di risultati d'ascolti deludenti negli ultimi anni. La Bignardi, dal canto suo, ha fatto intuire di voler cambiare i connotati di Rai Tre ed è molto probabile che questa operazione passi attraverso il gesto di estirpare radici ed erbacce storiche. A cominciare dai talk show.

Un solo talk show per ogni rete Rai

Un talk show di Rai Tre è a rischio chiusura, come sembra di capire dall'indiscrezione trapelata da Il Messaggero, secondo la quale c'è stato un diktat della dirigenza che ha fatto sapere di volere un solo talk per rete. La rete diretta da Daria Bignardi soffre di un difetto di abbondanza, perché Che tempo che fa e Ballarò, per quanto diversi, sono ascrivibili alla stessa categoria. E allora quale dei due programmi storici di Rai Tre potrebbe essere il candidato alla chiusura? I segnali sembrano indicare, senza dubbio alcuno, il programma condotto da Massimo Giannini.

Perché Ballarò potrebbe chiudere

Ragioni di share, ragioni politiche, ragioni di scuderia, tanti i motivi che convincerebbero la vittima sacrificale sia il programma guidato da due anni da Massimo Giannini. Ballarò ha sofferto un netto calo di telespettatori dopo l'addio di Floris, lo stesso che con il suo diMartedì ha pian piano raggiunto, e poi superato, la concorrenza del programma di Rai Tre. Si sommano i commenti non proprio encomiastici di Renzi a proposito di Ballarò, che simpaticamente confrontò con gli ascolti del film Rambo, in onda su Rete 4, lasciando tutta l'impressione che oggetto della critica non fossero gli ascolti, ma i contenuti poco inclini al panegirico del governo da lui diretto. Infine, come sottolinea ancora Il Messaggero, risulta difficile credere che Daria Bignardi sfavorirebbe Fabio Fazio, conduttore di un talk che funziona, con super ospiti e ascolti convincenti, e soprattutto cavallo di razza della stessa scuderia del neo direttore di rai Tre, quella dell'agente Beppe Caschetto. Insomma, all'orizzonte, per Massimo Giannini, non sembrano intravedersi giorni felici.

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