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Collins era un prete pedofilo in “Penance”, il regista dà il ricavato alle vittime di abusi

Stephen Collins interpretò il ruolo di un prete pedofilo in un corto intitolato “Penance”. Il regista che lo ha realizzato, alla luce dello scandalo che ha investito l’attore accusato di molestie su minori, ha deciso di donare il ricavato alla James Storehouse Foundation. Si tratta di un’associazione che si occupa dei bambini, vittime di violenza sessuale.
A cura di Daniela Seclì
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Da quanto su Stephen Collins sono piovute le pesanti accuse di molestie su minori, la sua vita privata e la sua carriera sono state scandagliate e rilette alla luce dei recenti accadimenti. Così ecco riemergere un corto, in cui l'attore ricopre un ruolo che oggi fa discutere. Il titolo della pellicola è "Penance" e la trama racconta il tumulto interiore di Thomas Walker, interpretato da David Lyons. L'uomo è torturato da ferite riguardanti il suo passato. Da ragazzino è stato vittima di abusi da parte di un prete pedofilo, interpretato – ironia della sorte – proprio da Stephen Collins. Così tornerà a cercarlo per affrontarlo.

Quando la moglie seppe che avrebbe recitato in questo ruolo, si infuriò con lui. La proposta di lavorare per questa produzione, infatti, era arrivata un anno dopo che l'uomo aveva confessato alla moglie di aver molestato tre ragazzine. Faye Grant, allora, scrisse una mail al marito – ottenuta da TMZ – in cui affermava:

"Stai implorando di essere arrestato, Stephen".

La donna, infatti, era convinta che Collins si sentisse in colpa per gli errori fatti in passato e volesse, in realtà, essere scoperto per saldare il suo conto con la giustizia. Il film, intanto, è stato presentato al Catalina Film Festival. Il produttore e regista del corto, Jeff Wolfe, non poteva certo immaginare la bufera mediatica che si sarebbe abbattuta sull'attore da lui scelto. Così, dopo che lo scandalo è scoppiato, ha deciso di donare il ricavato alla James Storehouse Foundation. Si tratta di una fondazione, che si occupa di fornire un supporto ai bambini che hanno vissuto la terribile esperienza delle molestie sessuali. Intanto, Stephen Collins ha disattivato il suo sito ed è stato licenziato dalla sua agenzia. Per il momento preferisce starsene in silenzio, ma non è da escludere che presto voglia fornire in prima persona la sua versione dei fatti.

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