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Christian De Sica: “A Fiorello danno i milioni, per me non c’è budget”

L’attore romano rilascia una dichiarazione a “Sorrisi” un po’ velenosa nei confronti di “mamma Rai” sulla possibilità di fare uno show tutto suo: “Mi hanno proposto un budget più basso di quello di Tale e Quale. Tra i milioni per Fiorello e le due lire per me, dovrebbe esserci una via di mezzo”.
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A risvegliare dal torpore dell'estate una tv fatta di sole "Techetecheté", revival e premi, ci ha pensato Christian De Sica in una intervista per "Tv Sorrisi e Canzoni". L'attore romano ha puntato il dito su "mamma Rai" che, nonostante tutto il suo amore e la sua presenza per due anni di fila come giurato del "Tale e Quale Show", non pare si sia comportata in maniera così generosa nei suoi confronti. Il famoso progetto di un "one man show" tutto suo, del quale si parla ormai di anni, fatica ancora a concretizzarsi. Perché? Pare che il budget destinato ad una produzione del genere sia davvero molto basso, rispetto a quanto invece viene preventivato per altre produzioni.

Christian De Sica tira in ballo il collega Fiorello:

Mi hanno proposto un budget più basso di quello di Tale e quale. Tra i milioni dei programmi di Fiorello e le due lire che avevano preventivato dovrebbe esserci una via di mezzo. Le maestranze vanno retribuite, le scenografie vanno pagate. Quindi il progetto è rimasto fermo.

Non sono state parole dolci neanche per il palinsesto estivo della Rai, appunto ricco di serate revival noiose e tristi, eccezion fatta per Superquark e il Techetechetè, che De Sica cita come unici esempi positivi:

D'estate mi trovo di fronte a tutte queste serate dedicate ai premi e a me fanno un gran tristezza. Mi sembra un refugium peccatorum per disperati, c'è gente più vecchia di me. Certo, fa mangiare le persone che li organizzano. Però non capisco l'utilità, forse per fare promozione alla città che li ospita? Ma servirà? Io con i vari ‘Vacanze di Natale' so cosa significa fare promozione a una località: negli anni 70 Cortina era finita, poi ci abbiamo fatto un film ed è esplosa.

L'addio al cinepanettone e il ritorno con Verdone e Siani

Christian De Sica, ospite del Taormina Film Fest 2014, ha dichiarato che “il contratto quinquennale con De Laurentiis è scaduto” e che adesso “preferisce fermarsi altrimenti rischia di fare sempre le stesse cose” come riporta Agi. Nel 2015 ha in ballo due nuovi progetti: un film con suo cognato, Carlo Verdone, ed un altro con Alessandro siani:

Con Carlo sarebbe il quarto film dopo ‘Acqua e sapone’, ‘Borotalco’, e ‘Compagni di scuola’ mentre con Siani ho già lavorato a ‘Il principe abusivo'. Ai miei tempi si osava di più, a volte rischiando di esagerare. Oggi, invece, il repertorio comico è più misurato ma al tempo stesso fa meno ridere. Checco Zalone, ad esempio, conserva una comicità purissima e attira diverse critiche. Eppure si prende i suoi rischi. Ecco il comico deve essere così, senza eccessive pruderie. Non si deve temere la volgarità, è molto più volgare l’edizione di un telegiornale corredata di violenza mostrata che un vaffa in un film.

Addio al cinepanettone, dunque, aprendo solo a progetti stimolanti come quelli con il nuovo talento di Napoli, Siani, ed il suo caro vecchio "compagno di scuola", Carlo Verdone.

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