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Chi è Ilaria Dallatana, la donna che sta trasformando Rai2 e la tv italiana

Rocco Schiavone, Stasera Casa Mika, La Porta Rossa: tanti i titoli di grande successo che stanno trasformando la stagione corrente di Rai2 in un momento di passaggio importante per la nostra televisione. La nuova direttrice Ilaria Dallatana è tra i maggiori artefici di questa piccola rivoluzione, che fa ben sperare nel futuro del servizio pubblico e quindi della tv italiana.
A cura di Andrea Parrella
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Siamo a febbraio, metà della stagione televisiva è andata e, insieme agli ultimi colpi in canna arrivano i primi bilanci di quanto è stato. Per la Rai quella 2016-2017 è la stagione della definitiva rinascita di Rai2. In ripresa da qualche anno, grazie a titoli come Pechino Express e, ad esempio, L'Ispettore Coliandro, la seconda rete del servizio pubblico ha fatto passi da gigante grazie a una programmazione credibile, nuovi volti, serie tv e show fortunati che hanno permesso una definizione e un maggiore ampliamento del pubblico. Parte del merito va a Ilaria Dallatana, la nuova direttrice di rete dalla scorsa primavera, la cui prima stagione alla guida di Rai2 verrà ricordata per programmi come "Stesera Casa Mika", "Sbandati", "Rocco Schiavone" (confermato per una seconda stagione), "La Porta Rossa", senza dimenticare che in primavera arriveranno lo show di Virginia Raffaele, appositamente spostato da Rai3 a Rai2 ed anche un nuovo programma interamente dedicato a Costantino Della Gherardesca.

Una carriera tra Mediaset e Rai

La carriera di Ilaria Dallatana è una sintesi dell'incontro tra Rai e Mediaset di questi ultimi decenni, una concorrenza combattuta a colpi di programmazioni sempre più similari, prima che il duopolio venisse scalfito dall'arrivo di altri attori e dal Digitale Terrestre. 50 anni, una Laurea in Lettere Moderne conseguita a Milano prima di un percorso di apprendistato all'interno di RTI, Reti Televisive Italiane, la società licenziataria delle concessioni televisive confluita in Mediaset nel 1996. Dal 1991 al 1994 si occupa dei palinsesti serali di rete, poi il suo percorso la porta in Spagna ad occuparsi della rete televisiva del gruppo Telecinco, prima di fare ritorno in Italia, dal 1997, per ricoprire il ruolo di capostruttura Intrattenimento di Canale 5 e Italia Uno. Il passo dall'essere dirigente a imprenditrice è breve e nel 2001 Ilaria Dallatana fonda una delle società di produzioni protagoniste della scena televisiva degli ultimi anni: Magnolia. Lo fa insieme a Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5, marito di Cristina Parodi e oggi sindaco di Bergamo, e Francesca Cannetta. Magnolia produce alcuni format di grandissimo successo, in Italia così come all'estero. Per citarne solo alcuni, si può pensare a L'Isola dei Famosi, L'Eredità, Camera Cafè e Masterchef Italia, giusto per far intuire la capacità della società di incidere sul panorama televisivo nazionale. In concomitanza all'apertura delle distaccate straniere in Spagna e Francia, di cui lei stessa è responsabile, Magnolia viene acquisita nel 2007 da Mondadori. La Dallatana lascia il gruppo nel 2014 e nei due anni successivi collabora con Zodiak Entertainment e fa ritorno in Mediaset, prima di essere chiamata, nel 2016, a dirigere Rai2.

Arrivo in Rai, polemiche e successi

La sua gestione viene complicata, nelle prime settimane, dal caso mediatico relativo alla censura arbitraria di una scena di sesso gay nella serie televisiva "Le regole del delitto perfetto", che nell'estate 2016 mette in imbarazzo la rete e porta grandi polemiche a livello mediatico. Poi, però, il percorso è tutto in discesa, grazie ai prodotti televisivi di grande valore di Rai2. Le serie tv dai grandi ascolti "Rocco Schiavone" e "La Porta Rossa", partita con un boom di ascolti, non possono essere certo attribuite al suo merito, essendo state avviate ben prima del suo arrivo, ma la direttrice di rete non può non aver avuto un ruolo nel lancio, pure questo intelligente, dei due prodotti. Intervistata recentemente, Ilaria Dallatana ha fatto il suo bilancio e tracciato il percorso per la seconda parte di stagione, con la conferma di Enrico Lucci e "Nemo", nonostante gli ascolti timidi, oltre al lancio di alcuni programmi coi quali cercherà di proseguire nell'obiettivo di abbassare l'età media del pubblico di rete. Svecchiamento nel quale pare Rai2 stia riuscendo, visti i dati, oltre all'impressione che una fetta del pubblico più agé e abitudinario di Rai1 stia imparando a guardare anche prodotti diversi. Sarebbe una gran bella notizia.

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