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“Cercasi disabile tenero”, licenziata la responsabile dei casting della fiction Rai

È stata licenziata la responsabile dei casting della società Wildside per l’annuncio choc, pubblicato su Facebook, in cui si cercava un ragazzo nano o disabile “che trasmetta tenerezza” per la prossima fiction Rai diretta da Francesca Archibugi. Il comico Natalino Balasso accusa: “Volete darci a bere che non sia una definizione con cui si è parlato con registi e produttori?”
A cura di G.D.
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È stata licenziata Luana Velliscig, la responsabile dei casting della Wildside per l'annuncio su Facebook in cui si cercava, per la prossima fiction Rai di Francesca Archibugi, un ragazzo "di 15/18 nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza". La società di produzione non ha gradito l'iniziativa della sua responsabile ai casting, precisando che il linguaggio offensivo non è mai stato approvato dalla società di produzione.

La Wildside riferisce le sue scuse in una nota

Wildside chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dall’annuncio. La società, inoltre, riafferma la totale estraneità della sua cultura aziendale a comportamenti o valori discriminatori di qualsiasi genere. Tali comportamenti non possono e non devono essere tollerati. In coerenza con tale principio, Wildside comunica che il contratto che legava temporaneamente alla produzione la signora Velliscig è stato sciolto.

Anche Francesca Archibugi è corsa ai ripari, manifestando imbarazzo per la questione:

Mi vergogno tantissimo, hanno tutti ragione, né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio. Lo ripeto: mi vergogno e questa è l’unica cosa che posso dire.

Natalino Balasso: "Anche produzione e regista sapevano, siete falsi"

Natalino Balasso, noto comico, attore e cabarettista, è l'unico a rappresentare una voce fuori dal coro. In un post su Facebook, nel commentare la notizia e la presa di distanza di produzione e regista, dice la sua e giustifica, in parte, la dipendente licenziata:

Ma davvero volete dare a bere che un responsabile del casting scriva definizioni di cui non si è parlato con regista e produttori? Davvero credete che la gente sia così cogliona? Non è forse questo il modo in cui si fanno le fiction, soprattutto da queste parti? Non si cercano forse figure che rappresentino categorie, che smuovano sentimenti grossolani nel pubblico semiassopito delle serate televisive? Io provo una grande solidarietà per quella responsabile del casting, che ha l'unica colpa di avere incautamente scritto una frase che sicuramente le è stata detta da regista e produzione. Siete falsi come Giuda.

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