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Cecchi Paone al Tg4 dal 4 aprile: “In Rai non mi fecero lavorare perché lotto per i gay”

Inizia lunedì 4 aprile l’avventura di Alessandro Cecchi Paone, nuovo vicedirettore e conduttore dell’edizione serale del Tg4. Sarà un ritorno in primo piano a 12 anni dal celebre coming out con cui si dichiarò bisessuale: “Da allora ho fatto solo l’opinionista, perché mi sono dedicato alla lotta per i diritti civili. Mediaset mi ha sempre dato spazio, ma alla Rai c’è chi mi ha impedito lavorare”, spiega a Sorrisi e Canzoni.
A cura di Valeria Morini
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Da lunedì 4 aprile il Tg4 ha un nuovo volto: il conduttore dell'edizione serale e vicedirettore sarà Alessandro Cecchi Paone. Cambia anche la formula del telegiornale, che passerà alla durata di un'ora; dopo le news (trasmesse dalle 18.55), arriverà il turno dell'approfondimento "Dentro la notizia", in onda alle 19.30, con conseguente slittamento di "Tempesta d'amore".

Una vera rivoluzione per il tg della rete Mediaset, che cerca di trovare una sua precisa identità, come ai tempi di Emilio Fede. Lo spiega lo stesso Cecchi Paone – che nei primi tempi condurrà sette giorni su sette –  in un'intervista a Sorrisi e Canzoni.

Dopo Fede la direzione di Giovanni Toti prima e di Mario Giordano dopo hanno completamente rinnovato lo stile e il linguaggio del Tg4. Era forse rimasto il bisogno, come succede nei grandi canali americani, di identificare la testata con una personalità conosciuta e rispettata, e l’editore ha voluto che fossi io. Sono molto contento di lavorare con il direttore Mario Giordano, di cui sarò il vice.

"Torno a condurre dopo anni di battaglia per i diritti gay"

La vera svolta, però, è nella carriera di Cecchi Paone, che torna a occuparsi direttamente di giornalismo dopo anni come opinionista in programmi condotti da altri (l'ultimo è "La strada dei miracoli"). A 30 anni dall'esordio al Tg dei Ragazzi su Raiuno ("condotto a 15 anni. Da lì è partito tutto") e a quasi 20 da quando portò in prima serata su Rete 4 la divulgazione scientifica con "La macchina del tempo" ("Il programma che preferisco tra quelli della mia carriera: lo associo a un momento magico della mia vita"), Cecchi Paone torna a essere un volto importante del palinsesto. Come lui stesso ammette, il momento che ha cambiato il suo rapporto con la tv è stato il celebre coming out del 2004 con cui svelò la sua bisessualità.

Sul fronte professionale non ho più condotto programmi e ho fatto l’opinionista. Ma è stato anche perché mi sono concentrato sulla mia battaglia per i diritti civili. Devo ringraziare Mediaset che mi ha dato quotidianamente spazio in tutto questo tempo. Ho scoperto che il mio pubblico non è cambiato. Le persone che, per cultura e formazione, non condividevano la mia battaglia, hanno riconosciuto la mia onestà e il mio coraggio. La difficoltà è stata, invece, quella di gestire il dispiacere della fine di un grande matrimonio d’amore con la mia ex moglie. Ora siamo legatissimi, siamo l’uno il migliore amico dell’altra.

In realtà però, come ha precisato poco dopo, la rivelazione sulla sua vita sessuale ebbe anche qualche ripercussione molto negativa sul lavoro:

Togliermi un sassolino dalla scarpa? Forse contro un paio di dirigenti Rai: un uomo e una donna che non hanno avuto il coraggio di dirmi che non mi facevano lavorare per la mia battaglia per i diritti civili.

Dal 4 aprile, dunque, si riparte con una nuova avventura. La notizia che Cecchi Paone sogna di dare prima o poi? Nessun dubbio: "È legata alla mia storia: la definitiva scoperta su come sconfiggere il cancro".

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