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Catena Fiorello: “Esclusa dalla tv per invidia verso i miei fratelli, pago il cognome che porto”

La sorella di Rosario e Giuseppe Fiorello è durissima contro la tv (e la Rai in particolare) che da anni le negherebbe spazio per via del suo cognome: “Hanno tagliato una mia ospitata dopo che Rosario ha difeso Giletti”.
A cura di Valeria Morini
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Catena Fiorello si scaglia contro i poteri forti della televisione, sostenendo di essere spesso ostracizzata e non accettata sul piccolo schermo per via del suo cognome. La sorella di Rosario e Beppe Fiorello, nota scrittrice, si è sfogata con un lungo post e un ancora più torrenziale video sulla sua pagina Facebook alcuni giorni fa, sostenendo di essersi vista negare un'apparizione in tv già fissata e svelando un ampio retroscena, in cui accusa "squallidi individui" e "presentatrici".

Oggi pomeriggio dovevo essere ospite di un programma in TV, era tutto confermato, poi all'improvviso QUALCUNO, chissà chi, ha posto un VETO. E' accaduto sempre negli anni passati, ma io sono andata avanti a schiena dritta, come mi hanno insegnato i miei, non facendoci caso. Lo so che portare un cognome noto suscita nei più frustrati un livore sordo, una rabbia inspiegabile, dettata forse da una antipatia a pelle. (…) In questi anni, appunto, di gente così misera ne ho incontrata tanta. Persone che solo a sentire – Volete Catena come ospite col suo nuovo libro?, storcevano il naso. Senza nemmeno conoscere la storia che raccontavo. Subito no e con determinazione.

La Fiorello non fa nomi ma lancia indizi, sia sulle persone che sulle reti: da quel "mai accaduto in Mediaset" si deduce che probabilmente il bersaglio dello sfogo sia la Rai.

Una presentatrice in particolare, me la ricordo benissimo, una biondina apparentemente dolce e amante della natura, disse ai suoi autori che io ero troppo protagonista, e che lei preferiva che non andassi più nel suo programma. E poi i tanti altri che, avendo sullo stomaco (per invidia, è chiaro!) i miei fratelli, hanno sempre fatto pagare a me le loro masturbazioni mentali. Miserie su miserie. Di quelle volpi intossicate anche solo dall'odore dell'uva. Ripeto, di cose così potrei raccontarvene a iosa. In più, la mia colpa è stata sempre quella di non avere "padrini politici", o amici del tale o della talaltra, che fanno la solita chiamata imponendo il mio nome. Voi a questo punto sarete tentati di non credere a ciò che scrivo, ma vi assicuro che in certi studi televisivi (e questo NON E' MAI ACCADUTO IN #MEDIASET, SOTTOLINEO PER ONESTÀ INTELLETTUALE) funziona così: la tal responsabile del programma FACENDO LA PADRONA, o il tale capo progetto in carica per oscuri motivi – decidono PER SIMPATIE PERSONALI, e USANO il loro piccolo potere per vendicarsi e divertirsi UMILIANDO le persone.

"Del mio cognome ho solo pagato conseguenze amare"

Già in passato la Fiorello negò di essere raccomandata a causa del suo cognome, che sarebbe per lei al contrario la causa di tale comportamento nei suoi confronti.

Un altro squallido individuo – che opera di sera – disse che MAI AL MONDO io sarei passata nel suo studio (suo di proprietà quasi), perché detesta mio fratello Rosario, e alle rimostranze di una mia collaboratrice, indignata al suono di quelle parole, rispose che lui aveva deciso così, punto e basta. Vi racconto tutto questo perché una volta per tutte si sappia che del mio cognome io ho solo pagato conseguenze amare, e se tra voi c'è qualche malfidato che mi ha tacciata di favoritismi occulti sappia che è stato esattamente il contrario. La nostra TV nazionale è spesso ostaggio di tali personaggi, che pensano che il loro potere duri per sempre, mentre non sanno che prima o poi pagheranno per la loro cattiveria. (…) Ho pagato tutti i giorni l'essere la donna della famiglia Fiorello, ma mesi fa, davanti a un problema di salute serio, per fortuna superato felicemente, mi sono detta che MAI PIU' nella vita avrei permesso a qualche SQUALLIDO o SQUALLIDA di umiliarmi solo perché mi chiamo Fiorello, e quindi costretta a pagare delle colpe che non esistono.

"Tagliata la mia ospitata dopo che Rosario ha difeso Giletti"

Catena chiude augurando "buona vita anche alla "povera crista" che da anni si diverte a umiliarmi (pensa lei!) chiamandomi e poi revocandomi l'ospitata. La TV nazionale ha tanti padroni, ahimè, e nessuno di noi conosce i loro nomi (ma prima o poi si conosceranno eccome, e tanti sono pure legati a storie che si tramandano da secoli il loro potere)!!!". Infine, un riferimento alla difesa di Massimo Giletti da parte di Fiorello dopo la notizia della chiusura de L'Arena: "Strana coincidenza: il veto sulla mia ospitata di oggi (l'ennesimo) è arrivato dopo che mio fratello Rosario si era espresso circa il caso #Giletti. Strano davvero! Pensateci". Concetti ripresi nel lungo video, in cui ribadisce:

L'omertà uccide il 90% degli ambienti televisivi. Loschi giri, tutti sappiamo e tutti le diciamo queste cose. Ma nessuno ha il coraggio di parlare perché ognuno ha qualcosa da nascondere.

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