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Carlo Cracco: “Io burbero in tv? In cucina, se non sei cattivo non sopravvivi”

Carlo Cracco parla di Hell’s Kitchen, il nuovo talent culinario che conduce su Sky Uno, e spiega di essere ugualmente severo in tv come nella vita: “Interpreto una parte, ma quello che è succede è vero, mi è capitato di cacciare via persone nei miei ristoranti. La cucina ti porta a essere così, altrimenti non sopravvivi”.
A cura di Valeria Morini
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Carlo Cracco è tornato in tv con "Hell's Kitchen Italia", versione nostrana del celebre talent con Gordon Ramsay in onda ogni martedì sera su Sky Uno. Come il suo omologo americano, Cracco non risparmierà critiche feroci e rimproveri ai 16 concorrenti. A chi si chiede se davvero gli chef sono così severi anche nella vita reale, è lo stesso Cracco a rispondere, in un'intervista a Vanity Fair:

Faccio un po' il figo e un po' il burbero, dipende. La verità è che non sono burbero a prescindere: la cucina ti porta a essere così, altrimenti non sopravvivi. Da Hell's Kitchen il vincitore deve dimostrare di poter essere all'altezza di un ristorante di altissimo livello, perciò è fondamentale che sappia reggere ogni tipo di stress.

"Caccerò via chi non merita di restare, l'ho fatto anche nei miei ristoranti"

Il vincitore di "Hell's Kitchen Italia"otterrà un posto da Executive chef nel ristorante JW Marriot Venice Resort. Per arrivare a tanto, la selezione di Cracco sarà durissima: "È ovvio che siamo in tv e che interpreto una parte, ma quello che è succede è tutto vero. Noi lavoriamo no stop a Hell's Kitchen, per ogni 10 minuti di registrazione che vedete ci sono 4 ore di lavoro intenso. A quel punto c'è poco da interpretare: è vita vera dentro una grande cucina, e io ho il compito di dirigerla, arrabbiarmi e alzare la voce se necessario, cacciare via chi non merita di restarci".

La domanda, a questo punto, è una sola: il giudice di MasterChef è ugualmente severo ed esigente anche nei suoi ristoranti?

Certo, e mi è già capitato anche allo stesso modo di mandare via delle persone. Ma devo dire che riesco a capire subito se un ragazzo ha la stoffa per fare questo lavoro.

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