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Carlo Conti e il cachet del Festival: “Contro di me attacchi populisti e gratuiti”

Il conduttore fiorentino risponde per la prima volta alle critiche e agli insulti di chi gli ha contestato di guadagnare troppo in un periodo delicato per l’Italia: “Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c’è nella società ma bisognerebbe sapere i fatti. Mi dispiace di subire attacchi personali e gratuiti, senza sapere cifre e fatti”.
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Il conto alla rovescia per il Festival di Sanremo 2017 è ufficialmente partito. Carlo Conti, conduttore e direttore artistico per il terzo anno consecutivo, è stato oggetto di critiche e insulti, tuttora in corso, sulla sua pagina Facebook ufficiale. La motivazione è legata alla diffusione del suo cachet, pari a circa 650mila euro stando a quanto scritto nei giorni scorsi da La Stampa, che unito a un momento molto duro per la nostra nazione, ha scatenato l'ira e l'ipocrisia dei ‘leoni da tastiera'. Il conduttore risponde per la prima volta in una intervista esclusiva a "Chi", in edicola questa settimana.

Mi dispiace molto. Comprendo il sentimento che parte da un disagio che c'è nella società ma bisognerebbe sapere i fatti. Non perché un giornale fa un titolo e scrive una cifra allora è quella giusta e viene cavalcata in maniera populistica. Ci sono altri modi in cui ciascuno di noi fa qualcosa per chi vive un'emergenza, ed è bello se rimane privato. Se quello che devolvo in beneficenza lo devo rendere pubblico per farmi bello allora perderebbe di quella forza che parte da un comandamento: ‘Ama il prossimo tuo'. Se voglio fare qualcosa di importante per gli altri mi sento più ricco se non lo faccio sapere.

"Restituirò la grande fortuna che ho avuto"

Carlo Conti è deluso da questi attacchi, da un'opinione pubblica così violenta nei suoi confronti e che troppo spesso parla senza conoscere circostanze, fatti, senza precisione e dovizie.

Ho sempre pensato di dover restituire la grandissima fortuna che ho avuto nella vita e nel lavoro. Quello che mi dispiace è l'attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre, senza sapere che negli ultimi due anni il Festival ha prodotto ricchezza per la Rai, senza sapere che molti programmi si ripagano con la pubblicità non attingendo minimamente al canone anzi portando utili importanti.

Un Festival che, come i precedenti, sarà pieno di spunti e di slanci verso il sociale.

Chi ha visto i miei precedenti Sanremo sa che c'è stato tanto sociale, tante riflessioni che abbiamo lanciato, dalla musica di Ezio Bosso alla famiglia più numerosa d'Italia o al racconto di un detenuto. Anche quest'anno ci saranno tanti riferimenti al mondo reale, ci sarà uno spazio ancora più grande perché sono successe tante cose e il festival deve avere questa vocazione non partitica ma politica e sociale

Maurizio Crozza curerà la copertina del Festival di Sanremo, aprendo così tutte le puntate. Carlo Conti commenta così la sua scelta.

Sono stato io a proporglielo e, le svelo un segreto, glielo avevo già chiesto l'anno scorso perché mi piaceva avere una confezione comica di quel tipo (che al Festival non c'è mai stata) e la copertina è il marchio di questo fuoriclasse

Sulle polemiche social contro Carlo Conti era già intervenuto Fiorello, attraverso la sua Edicola Fiore, definendo chi nel web attaccava il conduttore: "Rosiconi del web".

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