10.720 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Candy Candy compie 38 anni, il primo episodio andò in onda il 1° ottobre 1976

Nasceva il 1° ottobre del 1976 la serie anime Candy Candy, tratta dal romanzo di Keiko Nagitata. Racconta le avventure di un’orfana che oggi compirebbe 38 anni e del suo viaggio in giro per il mondo alla ricerca del vero amore.
A cura di Stefania Rocco
10.720 CONDIVISIONI
Immagine

Il 1° ottobre del 1986 andò in onda il primo episodio della serie tv anime Candy Candy, cartone animato giapponese prodotto Toei Animation e tratto dal romanzo di Keiko Nagitata. La storia di Candy, orfana che si ritroverà a viaggiare in giro per il mondo alla ricerca del vero amore, arrivò in Italia nel 1980 per merito di Fininvest – oggi Mediaset – che acquistò la serie per poi trasmetterla su Canale 5 e Italia 1. La storia di Candy si dipana in 115 episodi che raccolsero un successo clamoroso. Povera e orfana, la piccola Candy vive in orfanotrofio fino all’età di 10 anni quando viene adottata. È in quel periodo che conosce Anthony, il ragazzino che diventerà il suo primo amore ma che morirà in seguito a una caduta da cavallo. A quel punto Candy è cresciuta e decide di partire, inaugurando la stagione degli addii che dal Colorado la spinge ad arrivare prima in Messico poi a Londra e a Chicago per fare ritorno nella sua terra di origine solo verso la fine della sua storia. Due sono i grandi amori della sua vita: lo sfortunato Anthony e Terence, l’uomo fidanzato del quale s’innamora durante il viaggio in nave che la conduce in Messico e che ritrova, dopo essere stata costretta ad abbandonarlo, solo sul finire della serie animata.

La controversia legale

Il personaggio di Candy nasce dalla penna di Keiko Nagitata, meglio conosciuta come Keiko Nagita. Per rappresentare il personaggio su carta, la Toei Animation si rivolge alla disegnatrice Yumiko Igarashi, una specie di Re Mida dei film d’animazione. Lo straordinario successo di Candy Candy spinse la disegnatrice a tentare di accaparrarsi l’intero copyright dell’opera, provocando l’immediata reazione della Toei e della Nagita che, insieme, fanno causa alla Igarashi dando origine a una controversia legale durata fino al 2001 quando la Suprema Corte del Giappone decide di ristabilire una sorta di parità tra le due parti, dividendo i meriti a metà. Purtroppo, la controversia legale ha portato la serie tv a sparire dagli schermi per un lungo periodo. Perfino oggi è complesso reperire materiale originale dato che le due parti avverse continuano a farsi guerra, impedendo il merchandising dell’opera, bloccata dal 1997.

Le curiosità

Dalla serie di straordinario successo firmata dalla Toei Animation sono stati ricavati due lungometraggi, uno che racconta esclusivamente la storia dell’orfanella bionda e l’altro che si concentra sula storia d’amore con l’elegante Terence. Al momento, tali film sono l’unica versione animata di Candy disponibile in commercio, dopo che la controversia legale tra l’autrice e la sceneggiatrice ha impedito la messa in onda della serie.  In Italia, il cartone raccolse un successo di così grande portata da spingere i disegnatori a ideare nuovi manga che avessero per protagonista Candy, manga che si discostano completamente dalla versione originale. La messa in onda italiana è cominciata nel 1980 ma, meno di 10 anni dopo, il titolo dell’opera sul mercato tricolore fu cambiato in “Dolce Candy”.

Una censura praticamente inesistente

Nella serie tv Candy Candy non ci sono scene esplicite al punto da richiederne la censura. Sono ancora lontani i tempi in cui manga quali lady Oscar e Georgie avrebbero richiesto l’intervento massiccio degli organi di controllo. Nell’anime originale mancano scene di nudo, di sesso o di violenza che avrebbero reso necessaria la censura, soprattutto considerato il pubblico di giovanissimi cui il cartone animato si rivolge. I 115 episodi trasmessi non hanno quindi subito alcuna opera di taglio e cucito, così che il pubblico potesse fruirne appieno.

10.720 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views