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Camilleri compie 89 anni, la rete si emoziona con “Il Maestro senza regole”

Il docufilm “Il Maestro senza regole”, andato in onda per celebrare gli 89 anni di Andrea Camilleri, ha ricevuto l’apprezzamento del pubblico di Rai1. Tantissimi spettatori si sono riversati in rete per condividere emozioni e sensazioni provate ascoltando il racconto del vissuto dell’autore siciliano.
A cura di Daniela Seclì
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Andrea Camilleri compie 89 anni. Lo scrittore che ha creato il commissario Montalbano è stato celebrato da Rai1 con la messa in onda del docufilm "Il Maestro senza regole". 30 milioni di libri venduti, tradotto in 35 lingue: sono questi i numeri da record dell'autore che è riuscito ad imprimere sulle pagine uno stile tutto suo, scandito da un linguaggio che unisce l'italiano al siciliano.

È stata Teresa Mannino a guidare lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell'uomo e del professionista. La sua missione? Confessargli di essere stata salvata da lui in un momento delicato della sua vita. La comica ha svelato:

"Il mio amore per te non è perché sei siciliano, ma perché una volta arrivata a Milano, nessuno mi parlava. Poi Camilleri ha iniziato a vendere libri e siccome faceva figo leggerli, i milanesi hanno iniziato a rivolgermi la parola e mi chiedevano le traduzioni."

Parlando della sua scrittura, Andrea Camilleri ha affermato:

"Sono scrupoloso. Ad esempio, ho fatto preparare a mia moglie un documento in latino. Mi preparo una serie di documenti falsi per arrivare da quei documenti falsi ad una falsità plausibile. […] I primi anni scrivevo la notte. Poi non ce l'ho più fatta. La mattina mi alzo, vado in bagno e mi preparo come se dovessi uscire. Poi mi siedo e scrivo. Se non sono sbarbato e in perfetto ordine non so scrivere. […] Scrivere per me non è un lavoro. È sempre meglio che scaricare casse al mercato generale. Io voglio essere come la trapezista. Fa un triplo salto mortale e poi mostra un sorriso. Ha fatto grande fatica ma non si vede. Io sono così, nulla deve trapelare della fatica dello scrivere."

Andrea Camilleri e il commissario Montalbano – Era d'obbligo la domanda sul commissario che ha stregato tantissimi lettori – e con la serie tv anche milioni di spettatori. Del suo personaggio, Camilleri ha detto:

"Montalbano mi sta antipatico. Quando conosci bene tutti i personaggi e trovi un bel delitto da inserire, in due, tre mesi il romanzo riesci a scriverlo. Quando lavori su un romanzo storico, invece, è più difficile, allora arriva Montalbano e dice: "Perché non scrivi di me che ti viene facile?" […] Il finale di Montalbano l'ho scritto a 80 anni. Mi venne l'idea e per paura che potesse venirmi l'Alzheimer l'ho scritta."

Tra i tanti volti noti che sono intervenuti nel documentario non poteva mancare Luca Zingaretti che a proposito del ruolo di Montalbano da lui recitato ha dichiarato:

"Mi sono candidato ad essere Montalbano. Dopo mesi di provini, che da dieci si passava a otto e da otto a sette, un giorno andai in crisi. Dissi a Camilleri: "So come lo vorrei ma non ci riesco". Lui mi disse: "Non cercare di mettere in scena il personaggio, fallo". Io mi sbloccai. In accademia tutte le ragazze erano irretite dal fascino di Andrea, l'insegnante di recitazione. Mi ha lasciato il suo gusto del paradosso."

Camilleri, l'insegnante di recitazione: parlano gli ex allievi – Nel corso de "Il Maestro senza regole" sono intervenuti anche alcuni attori che sono stati allievi di Camilleri. Tra loro Luigi Lo Cascio che di lui ha detto:

"Lui è una macchina del racconto. Costruisce un racconto dall'esperienza che ha e le cose diventano bellissime. Magari la stessa esperienza accade a noi e non ce ne accorgiamo. È lì l'occhio dello scrittore che nota lo straordinario."

L'autore ha rivelato chi è stato ad insegnargli l'arte del racconto:

"È stata nonna Elvira a insegnarmi a raccontare le storie. Lei inventava le parole e dovevi capire il significato di un discorso dove c'erano tre o quattro parole inventate da lei. Alla fine ti abituavi e riuscivi a capire. Nonna Elvira mi apriva la fantasia."

Anche l'attore Fabrizio Gifuni ha detto la sua sul suo maestro:

"Andrea è fondamentalmente un formidabile uomo di teatro. Tutto ciò che è avvenuto dopo nella scrittura ha avuto origine dagli anni in teatro, anche come gli balzano i suoi personaggi."

Emma Dante, invece, lo ha definito "uno scopritore di mondi":

"Lui non era un insegnante, lui era uno scopritore di mondi. […] La sua opera è un progetto. Ha costruito un universo. Ascoltarlo è come leggere i suoi libri, perché i suoi libri sono vivi."

Andrea Camilleri e l'incontro con Pirandello

Uno degli aneddoti che Andrea Camilleri ha raccontato nel corso del documentario è stato il suo incontro con Luigi Pirandello. Le sue parole sono state:

“Alle tre del pomeriggio, bussano alla porta e mi trovo davanti un ammiraglio in grande uniforme che mi fa: cu sì tu? C'è tua nonna Carolina? Dicci una cosa, che c'è Luigino Pirandello che la vuole salutare."

Molti utenti sono rimasti affascinati dal suo racconto:

Camilleri racconta la morte del padre

Un altro momento molto emozionante è stato il ricordo del padre. L'uomo era molto malato e nel momento in cui si rese conto di essere agli sgoccioli della sua vita, incitò Andrea Camilleri ad uscire dalla stanza, esortandolo ad andare a fumare una sigaretta, pur di evitargli di vederlo morire.

La sua teoria sulla vita – L'autore siciliano ha le idee ben chiare circa la giusta maniera di vedere la vita:

"Di una sola cosa ho paura, di perdere gli affetti. Del resto non m'importa. […] Alla nascita ti danno il ticket in cui è compreso tutto, la malattia, la giovinezza, la maturità e anche la vecchiaia e la morte. Non puoi rifiutarti di morire perché è compreso nel biglietto. O l'accetti serenamente e te ne fai una ragione o sei un povero cogli***."

Gli spettatori hanno accolto con entusiasmo il racconto della vita di Camilleri – La messa in onda del documentario sembra essersi rivelata una bellissima sorpresa per gli spettatori. In tanti, infatti, si sono riversati in rete per esprimere le emozioni provate durante la visione dello speciale.

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