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“Boris non risorgerà”, gli autori della serie spiegano perché non ci sarà la quarta stagione

Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico, i tre sceneggiatori di Boris la serie, hanno rilasciato un’intervista al Corriere dell’Umbria, nella quale hanno palesato la mancata volontà di scrivere la quarta stagione della fuori serie più amata d’Italia. ‘Quel mondo lì non esiste più, con l’esplosione delle serie in pay-tv e on-demand è cambiato tutto. Ci siamo messi a lavoro su un progetto che parli dell’intreccio tra politica e stampa”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Sono mesi, se non anni, che i fan di Boris si chiedono quando avrebbero potuto rivederla in tv. Nell'ultimo periodo si sono susseguite voci contrastanti e la reunion del cast per il decennale ha solo rimarcato la volontà, di molti dei suoi protagonisti, di tornare sul set. "Bisogna scriverla, non dipende solo da noi" aveva dichiarato Caterina Guzzanti, specificando che nel momento in cui fosse finalmente arrivata la chiamata di convocazione, loro sarebbe corsi.

E allora il Corriere dell'Umbria ha interpellato proprio Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico, i tre sceneggiatori di Boris la serie, in occasione della rassegna FuoriPost del PostModernissimo, a Perugia e le loro risposte non sono state tutt'altro che rincuoranti:

All’inizio Boris era un oggetto misterioso. In molti pensavano che fosse in grado di parlare solo agli addetti ai lavori, a chi stava nel mondo del cinema e della tv. Da un certo momento in poi molti attori presero a correre da noi per partecipare. Per alcuni di loro forse era quasi un modo per mondarsi da lavori passati non così diversi dagli Occhi del cuore. Ma quel mondo lì non esiste più. Nel 2007 la Rai era ancora un cavallo dominante, e dall’altra parte c’era lo strapotere delle reti Mediaset di Berlusconi. Oggi, a partire dall’esplosione delle serie in pay-tv e on-demand, è tutto molto diverso.

Gli è stato chiesto, allora, quale potrebbe essere la tematica migliore da intercettare oggi come oggi, per far sì che il sogno di rivederli all'opera non sia completamente infranto:

Tempo fa abbiamo fatto una lunga indagine per un possibile progetto su un inesistente ministero senza portafogli, quello dell’Inclusione Sociale, adesso ci stiamo concentrando sugli enti pubblici in generale. Siamo un popolo di impiegati, e dopo aver ridotto il mestiere più bello del mondo, quello di chi racconta storie, a una condizione impiegatizia forse è bene ripartire da lì. Stiamo lavorando a un progetto che vorrà sviscerare il dietro le quinte del potere, i meccanismi che contano davvero al di là della rappresentazione che i politici offrono quotidianamente e che la stampa è ben felice di riprendere e consegnare all’opinione pubblica. Ci occuperemo, in particolare, proprio dell’intreccio tra politica e stampa.

Nonostante, pochi giorni fa, Francesco Pannofino abbia alimentato le speranze dei fan, pare che il futuro di Boris sia già scritto e, per una volta, non susciterà un sorriso.

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