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Bestemmie e parolacce durante messa del Papa a Caserta, sotto accusa Tv2000

La tv della Conferenza episcopale italiana incappa in una gaffe involontaria, non riuscendo ad impedire, durante la messa del Papa a Caserta, che alcune grida di bestemmie e parolacce coprissero la voce del pontefice. Disappunto di vescovi e credenti.
A cura di Andrea Parrella
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Il momento di difficoltà che sta attraversando Tv2000, , l'emittente ufficiale della Conferenza episcopale italiana, pare essere senza fine e, dopo l'arrivo a Caserta di Papa Bergoglio di ieri, si colora di un nuovo caso increscioso per il quale sono state sollevate molte proteste, da parte dei fedeli, così come gli uomini di Chiesa. La nuova dirigenza è stata infati nominata solo nello scorso aprile, dopo la "cacciata" dell'ex direttore Dino Boffo, ma quelle parolacce e bestemmie che ieri hanno chiaramente coperto la voce di Papa Francesco durante la diretta non possono passare inosservate e sotto silenzio e finiscono per palesarsi come una gaffe nuda e cruda. Il pontefice ha predisposto una doppia visita a Caserta in due giorni per evitarne un'altra, di gaffe. Certo, va detto come la colpa di qualcosa accaduto durante una diretta sia relativa per una televisione, tutt'al più considerando che i tecnici si sono affrettati ad abbassare l'audio quando gli improperi e le bestemmie hanno coperto la voce del Pontefice, ma è chiaro come la questione abbia alzato un polverone.

La condanna dei conduttori

Sono stati gli stessi conduttori dello speciale dedicato al discorso del Papa davanti alla Reggia di Caserta a condannare i fatti accaduti, sia durante che dopo la fine della cerimonia. Don Filippo Di Giacomo e Monica Di Loreto si sono scusati come hanno potuto con i telespettatori condannando più volte le parolacce e, ancor più, le bestemmie. Ma sono parole che servono a poco, considerata la rabbia scaturita tra i presenti, soprattutto quella di un vescovo che, secondo quanto scritto da ilfattoquotidiano.it, avrebbe pronunciato le seguenti parole: “Espressioni irripetibili che offendono tutti i presuli italiani. Spero ci siano adeguati e seri provvedimenti”. Mesi terribili per la Cei, divenuto obiettivo di acuto interesse per Papa Francesco, che ha tutta l'esigenza di far coincidere il suo mandato con un netto cambio di passo della Chiesa e di tutto ciò che attorno a lei gravita.

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