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Barbareschi: “Non darò l’eredità ai miei figli, andrà alla fondazione contro la pedofilia”

Ospite del programma L’arena, Luca Barbareschi è tornato a parlare della violenza subita da bambino per mano di un sacerdote. Ha spiegato, poi, che i suoi figli non riceveranno il suo denaro in eredità. I suoi averi andranno alla sua fondazione che lotta al fianco delle vittime di pedofilia. Preferisce che i suoi figli si costruiscano da soli il proprio futuro.
A cura di D.S.
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Luca Barbareschi è stato protagonista di una lunga intervista nel corso del programma "L'Arena" di Massimo Giletti. L'attore ha sorpreso gli spettatori, dichiarando di non voler lasciare la sua eredità ai figli ma di avere intenzione di destinarla alla Fondazione “Luca Barbareschi Onlus dalla parte dei bambini”, che lotta al fianco delle vittime di pedofilia:

"La cosa che ho insegnato ai miei figli è che l'eredità non esiste, tutto deve essere restituito alla Fondazione che ho aperto in difesa dei bambini. Io ho il dovere di educare i miei figli, ma penso che il danaro sia una iattura. Io non l'ho avuta ed è stata la mia fortuna, ho costruito tutto da solo. Voglio che loro costruiscano la loro vita, quello sarà l'unico parametro per cui si vorranno bene. Loro l'hanno accettato e ho ottenuto risultati eccellenti".

Quindi ha approfondito la sua risposta, ripercorrendo alcuni episodi della sua infanzia spesso decisamente dolorosi:

"La persona più importante della mia vita? Mio padre per la formazione, se sono quello che sono oggi lo devo all'educazione di mio padre. Ho avuto voragini affettive terribili. Mio padre se n'è andato, mia madre se n'è andata a Roma con la mia sorellina piccola dicendo: ‘Non è che andiamo tutti a Roma in vacanza, non rompere le balle'. Io sono rimasto solo con due zie anziane meravigliose. In quegli anni ho subito delle violenze fisiche e ho avuto un sacco di problemi. La mancanza della figura paterna o materna è devastante. Sono fragile, non posso veder soffrire i miei bambini".

Ha accennato, poi, alla violenza che sostiene di aver subito per mano di un sacerdote:

"A distanza di anni sono andato a Milano a incontrare quella persona, non è che volessi delle scuse, volevo sciogliere un nodo. Lui era molto anziano, mi sarebbe piaciuto avere un ascolto maggiore. Il problema non è solo quello dell'abuso, ma della crescita affettiva. C'è una generazione di trentenni-quarantenni cresciuti davanti alla televisione. Bisogna ripristinare i valori dell'affettività e il teatro è un luogo straordinario di redenzione dei propri problemi".

La moglie di Luca Barbareschi: "È un bravo marito e un buon padre"

Attraverso un breve video, è intervenuta anche Elena Monorchio, moglie dell'attore. La donna ha dichiarato:

"Luca è un bravo marito, più di quello che si potrebbe pensare. Ci siamo conosciuti in una piazza estiva a Roma per caso, è stato un colpo di fulmine. Come padre è buonissimo, molto più di me che dice che sono quella cattiva, seria, quella tosta della coppia. Invece lui è buono, se li coccola, fa i regali e ci sta tanto tempo. Abbiamo deciso consapevolmente di fare un figlio dopo tre mesi che ci vedevamo, neanche così assiduamente".

Barbareschi ha commentato:

"Lei è una donna molto forte e riservata. In televisione è molto timida, nella realtà è una persona di una sensibilità straordinaria. Ho conosciuto una donna che mi ha detto una frase che non mi ha detto nessun altro: ‘Io ti impedirò di farti del male'. Me l'ha detto con grande amore. Io ho fatto di tutto per essere il peggior nemico di me stesso. Lei mi ha aiutato, mi ha insegnato a volermi bene".

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