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Barbara D’Urso: “La mia frase è stata strumentalizzata, cercavo di far ragionare Ylenia”

Dopo l’intervista a Ylenia Bonavera, Barbara D’Urso replica alla valanga di polemiche che le sono piovute addosso: “La mia frase è stata decontestualizzata e strumentalizzata, cercavo di farla ragionare”.
A cura di Stefania Rocco
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L’intervista realizzata da Barbara D’Urso a Ylenia Bonavera, la ragazza messinese data alle fiamme in circostanze ancora da chiarire, è valsa alla conduttrice di “Pomeriggio 5” una valanga di polemiche. C’è una frase, in particolare, per la quale la presentatrice è finita alla berlina. Nel tentativo di spingere Ylenia a ragionare, e spiegarle con maggiore chiarezza quanto gli inquirenti ritengono che sia accaduto, la D’Urso ha pronunciato le seguenti parole: “Ci sono uomini che fanno queste cose per troppo amore”. Proprio quella frase pronunciata dalla conduttrice è finita nell’occhio del ciclone, a al punto da spingere Barbara a una puntuale rettifica.

Nel corso della puntata di “Pomeriggio 5” del 12 gennaio 2017, la presentatrice – che da anni si batte contro la violenza sulle donne – ha ricordato l'intervista a Ylenia, chiarendo la sua posizione in merito all'accaduto:

C’è una frase che ieri ho pronunciato e che sui social è stata completamente decontestualizzata. Io stavo cercando disperatamente di convincere la ragazza, che è innamorata di questo ragazzo, che a volte purtroppo l'amore può degenerare e trasformare un uomo innamorato in uno schifoso criminale, una bestia che va punita e va curata. Questo io dico da nove anni. Quella frase ‘chi vi picchia, non vi ama', la dico da nove anni, tutti i giorni qui in diretta. Nessuno deve permettersi di pensare che io sia contro le donne, io sono contro la violenza, da sempre. Quello non è amore, quelli non sono uomini.

Una replica precisa quella della D’Urso, che chiude il ciclo di polemiche che le sue parole hanno generato.

L'intervista a Ylenia Bonavera

Ylenia Bonavera è la ragazza messinese data alle fiamme in circostanze ancora da chiarire, dopo essere stata cosparsa di benzina. A finire in carcere è stato il fidanzato Alessio Mantineo, ripreso dalle telecamere di una stazione di servizio mentre si faceva consegnare una bottiglia di plastica successivamente riempita con della benzina. Ylenia difende a spada tratta il suo fidanzato, rifiutandosi di credere che sia stato lui a darle fuoco. La sua difesa appassionata è stata al centro della puntata di "Pomeriggio 5" andata in onda l'11 gennaio 2017, puntata durante la quale la giovane si è scagliata pesantemente contro la madre, rea di ritenere Alessio colpevole.

Lo show a Pomeriggio 5

Senza volerci addentrare nei dettagli di ciò che sia giusto o sbagliato trasmettere in tv, e in fascia protetta, va detto che quello offerto dalla Bonavera ai telespettatori di Canale 5 non è stato esattamente uno spettacolo da cui trarre insegnamento. La tragedia che diventa spettacolo ha indignato i telespettatori, al punto da generare una bagarre sui social network, un ciclone che si è abbattuto sulla D'Urso e dal quale la conduttrice ha scelto di prendere le distanze.

Fiorello: "Basta con la cronaca nella tv del pomeriggio"

Chi si è scagliato contro i contenuti spesso violenti delle trasmissioni pomeridiane è stato Fiorello, che non ritene di alcuna utilità fare informazione dettagliata sui casi più cruenti di cronaca nera nelle ore in cui a stare di fronte alla tv ci sono persone più facilmente suggestionabili. Nel video di protesta trasmesso da "Edicola Fiore", lo showman chiede che a fare un certo tipo di informazioni siano solo i Tg:

Io non sono nessuno. Non voglio né criticare il lavoro degli altri – dice – né mettere in discussione le scelte editoriali delle rispettive reti. Vorrei proporre uno spunto di riflessione: mi rivolgo a Antonio Campo Dall'Orto (dg Rai), Pier Silvio Berlusconi (ad Mediaset), a La7 e Sky. Il problema è che tutti i pomeriggi e la mattina presto vengono scandagliati i casi di cronaca nera. Ore a parlare dei particolari: il coltello, l'ascia, gli schizzi di sangue. È possibile, cari vertici di queste aziende, intervenire ed eliminare questi casi dai programmi in modo che vengano trattati nelle sedi competenti e non nei rotocalchi pomeridiani e mattutini?  Qui cominciano spiriti di emulazione incredibile: la roba dell'acido è diventata una cosa di tutti i giorni. Nel pomeriggio una volta si faceva il gossip, si sorrideva. Non potete fare ore e ore di cronaca nera quando ci sono bambini, persone anziane. Fate il servizio sul Billionaire, sul compleanno della Tatangelo, parlate di libri, di storia ma non potete fare ore e ore e ore, a parlare con dovizie di particolari, di cronaca nera. Mia mamma, una donna anziana, è terrorizzata. Fate parlare di cronaca nera solo i telegiornali. Siccome vedono che gli ascolti funzionano, ci stanno dando dentro. Ogni pomeriggio è così. Lasciate parlare di cronaca nera solo a chi deve farlo. Vi prego, chi guarda questo filmato ditelo.

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