194 CONDIVISIONI

Barbara ascoltaci, un’altra Domenica Live è possibile

Un’altra “Domenica Live” partendo da personaggi leggeri, ma preparati e consapevoli, è possibile. Per farlo, bisogna tagliare i perfetti sconosciuti che hanno portato questo contenitore alla deriva.
194 CONDIVISIONI
Immagine

Un'altra "Domenica Live" è possibile. Ci credo davvero quando lo scrivo e ne ho avuto la prova ieri, prima dell'ennesima rissa tra presunti vip e giornalisti piegati al ‘gettone di presenza', quando di fronte a Barbara D'Urso si è seduto Roberto D'Agostino. In quattro anni di trasmissione, mi è sembrata l'intervista più coerente, meglio preparata e interessante nonostante la presenza di Barbarella. Anzi, come ha avuto modo di dire proprio il Dago, le sue sono "le vere interviste barbariche" e non solo per il gioco di parole. Avere di fronte l'antesignano del trash pop, creatore di tormentoni, personaggi e nicchie culturali con rubriche che hanno fatto la storia, dovrebbe illuminare la nostra Barbarella.

Fare interviste diverse, mirare meglio sui soggetti, cavalcare filoni di attualità e non i casi umani disperati e disperanti. Proprio D'Agostino, entrando in studio, era sgomento per l'ennesimo collegamento con Isabella Biagini: "Ma è davvero messa così male?". La D'Urso tergiversa, fa finta di niente ma proprio a quel punto le andava forse detto: "Se è così messa male, allora perché la intervisti?" Perché questo programma cade, ogni settimana, deliberatamente sempre più in basso? Il problema non è Barbara D'Urso ma il messaggio che vuole per forza veicolare di sé e della sua trasmissione. Il ‘divismo' di oggi non è quello di una volta per citare ancora D'Agostino, un faro nel deserto ieri, che riconosce un deficit culturale incolmabile tra i personaggi leggeri di oggi a quelli del passato. E allora perché tutto questo spazio?

Concedere ogni settimana il blocco più ampio del programma alle baruffe dei "figli di", un teatrino in cui la sufficienza, l'arroganza e la capacità grossolana di argomentare la qualsiasi di Francesca De André, esaspera e annichilisce. No, il problema non è Barbara D'Urso, ripeto, ma l'idea che ha di format di successo. Il punto toccato ieri dovrebbe invitare i suoi autori (e soprattutto il suo editore) a riflettere. Un'altra "Domenica Live" partendo da personaggi leggeri, ma preparati e consapevoli, è possibile. Per farlo, bisogna tagliare i perfetti sconosciuti che hanno portato questo contenitore alla deriva.

194 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views