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Ballarò chiude dopo 14 anni, Massimo Giannini polemico: “Ci hanno rottamati”

Il programma ideato da Giovanni Floris cancellato da Rai 3. Il conduttore, Massimo Giannini, saluta il pubblico con tono polemico: “Siamo stati sempre dalla parte del pubblico”.
A cura di Andrea Parrella
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Si è chiusa con 1.479.000 spettatori pari al 7.61% di share l'avventura di Ballarò, che con la puntata di martedì 4 luglio 2016 mette fine alla sua storia. Il programma di Rai 3 ideato e condotto per 12 anni da Giovanni Floris, per poi passare due anni fa nelle mani di Massimo Giannini, non andrà più in onda a partire dalla prossima stagione. La notizia era già nota da tempo, visto che la neo direttrice di Rai 3 Daria Bignardi aveva fatto presagire una rivoluzione del modello di talk show a partire dalla prossima stagione. Ballarò si è trasformato negli ultimi anni nel simbolo della crisi di un genere televisivo, incapace a rinnovarsi e a far fronte a una crisi di interesse nei confronti del mondo della politica che coincideva con un inatteso proliferare di contenuti dedicati alla politica e all'attualità. Il cambio di guardia con l'arrivo dell'ex vicedirettore di Repubblica non è servito, anzi semmai pare aver peggiorato la situazione, almeno nei termini del gradimento che la politica di palazzo riservava al talk show di Rai 3. Con un po' di amarezza Giannini ha aperto con parole decise l'ultima puntata di Ballarò:

Ballarò dopo tanti anni chiude, siamo stati rottamati anche noi. Abbiamo fatto scelte giuste e scelte sbagliate. Ma siamo stati di parte, sempre dalla parte del pubblico che ci ha seguito e non del palazzo. Siamo stati onesti e abbiamo dato fastidio. Abbiamo provato a fare informazione libera, anche all'interno del servizio pubblico dove spesso si cerca di allungare le mani

Dichiarazioni che lascerebbero immaginare non ci sia un futuro in Rai per Giannini dopo la cancellazione di Ballarò. O che quantomeno lui non accetterà la proposta che Daria Bignardi ha dichiarato di avergli fatto per un altro tipo di contenuto, sempre sulla terza rete del servizio pubblico. Il conduttore ha risposto velatamente anche alle polemiche sugli ascolti bassi della sua gestione: "In questi tempi di liberismo dell'auditel, ci si dimentica che dietro i numeri, dietro le partite iva ci sono loro, delle persone.Grazie a tutti loro. Ci rivedremo forse da qualche parte. Per il momento buonanotte e, per l'ultima volta, buona fortuna".

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