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Avanti un altro, Paolo Bonolis: “Solo Gerry Scotti poteva sostituirmi”

Il cambio di conduzione nel programma Avanti un altro commentato dai diretti protagonisti: Paolo Bonolis, convinto di aver scelto un degno professionista, e Gerry Scotti, fiero di aver sfatato il mito sulla competizione imperante tra i grandi presentatori della tv.
A cura di Eleonora D'Amore
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Il cambio di conduzione ad Avanti un altro ha suscitato non poche polemiche da parte del pubblico affezionato alla figura di "mattatore" di Paolo Bonolis. Pare non lo stiano accettando ben volentieri e che gli ascolti ne stiano un po' risentendo, ma d'altra parte la positività che aleggia nel rapporto tra i due conduttori sembra rincuorante e le interviste rilasciate al settimanale Chi ne sono una chiara testimonianza. Bonolis, dal suo canto, ha stima e crede nel percorso televisivo di Gerry Scotti, che a sua volta è felice di aver sfatato il mito di una competizione tra titani mai esistita: "Era fondamentale la volontà di due conduttori che si rispettano e si ammirano, sfatando il mito che i ‘grandi’ siano in competizione. […] Ho cercato di iniziare in modo non traumatico per rispetto a Paolo ma sto per entrare nella ‘dimensione Scotti'”.

I motivi dell'abbandono – La motivazione dell'abbandono di Avanti un altro la fornisce proprio Bonolis: “Avevo finito le mie puntate, volevo prendermi una vacanza e lavorare a un progetto di prima serata, così abbiamo trovato questa soluzione: non sono geloso della mia creatura e sapevo che Gerry non avrebbe avuto difficoltà a simbiotizzarsi. È un professionista con più di 30 anni di esperienza e, con tutte le necessità di ambientamento e adattamento che ci sono quando si entra in una situazione magmatica come Avanti un altro!, ho capito che solo lui aveva le caratteristiche per farlo”.

Differenze caratteriali e di conduzione – "Questo è un quiz-varietà dove devi sposare delle variabili a canovaccio, e non è elementare. Gli ho consigliato di provare ad adeguarsi a un mondo che è ipertonico. E’ ovvio che io abbia tante cose diverse da lui e viceversa, ma le differenze arricchiscono” ha aggiunto Bonolis, mentre il collega Scotti ha voluto specificare: “Lui non è cinico come sembra e io non sono così buono come mi pensate. Il format prevede che il programma non sia il ‘banco del mutuo soccorso’, come accade in altri quiz, se un concorrente non sa rispondere a domande facili è giusto che io dica ‘avanti un altro!’. Poi Paolo ha momenti di cattiveria unici, se vede una vecchia le vuole saltare addosso, se la vedo io me la bacio, ma queste sono le nostre peculiarità”.

Progetti futuri – Un attestato di stima reciproco era d'obbligo, così Bonolis ha ammesso di ammirare zio Gerry Scotti per "la professionalità, che è molto alta, e la padronanza del ruolo", mentre quest'ultimo ammira di Bonolis “il coraggio di prendere dei rischi, io sono accomodante, anche fisicamente, ho evitato tanti spigoli, ho fatto poche scelte rischiose”. Nel futuro dello storico conduttore del Milionario c'è un nuovo progetto con Maria De Filippi e Rudy Zerbi, mentre al Peter Pan più famoso della tv viene riservato il beneficio del dubbio su Sanremo 2015, che a suo dire “non è un discorso attuale, ma se avessi in mente un’idea e me lo chiedessero ci penserei”.

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