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Ancora critiche sul reality Monte Bianco: “Squallida profanazione e umiliante farsa”

Il movimento ambientalista Mountain wilderness Italia ha espresso il suo disappunto sul reality “Monte Bianco” che andrà in onda a novembre su Rai2. Il programma che sarà condotto da Caterina Balivo è stato defininito: “Un’umiliante farsa, una squallida profanazione e una sconsiderata mercificazione spettacolare dell’alta montagna”.
A cura di D.S.
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Non c'è pace per la trasmissione "Monte Bianco" che andrà in onda a novembre su Rai2. Il programma che sarà condotto da Caterina Balivo, nei giorni scorsi si è attirato le critiche del Club Alpino Italiano. In una nota hanno fatto sapere di trovare "folle" l'idea di un reality che abbia come protagonista la montagna:

"Stiamo rasentando la follia, perdendo il buon senso e il rispetto per la montagna. La si dovrebbe usare per informare sul rispetto ambientale per salvare il salvabile e non per farne un ulteriore palcoscenico al fine di fare audience. Dalle isole più sperdute ora si vuole portare in scena sul Monte Bianco le star per farne uno spettacolo televisivo? Si spera che qualcuno nel palinsesto prenda coscienza ravvedendosi in tempo di ciò che si stava pensando di fare per non deturpare il paesaggio con un altro reality di sopravvivenza tipo L'Isola dei famosi o uno di esplorazione alla Pechino Express. Il reality scontenterà chi la montagna la pratica seriamente, dato che ne rimarrà sconcertato. Speriamo vivamente che si arresti in tempo anche il progetto di chi ha avuto questa malsana pensata!"

In queste ore, al Club Alpino Italiano si è aggiunta la voce del Mountain wilderness Italia. Il movimento ambientalista del cui comitato fanno parte anche Erri De Luca e Stefano Rodotà, ha espresso il proprio disappunto in una nota.

"La RAI, con l’appoggio della società che gestisce la nuova funivia, ha deciso di realizzare, tra le vette e i ghiacciai del Monte Bianco, in questa stessa estate, una sorta di “Isola dei Famosi”, utilizzando il corpo delle guide di Courmayeur per condurre su scivoli ghiacciati, creste affilate e pareti rocciose un gruppo eterogeneo di personaggi noti al grande pubblico televisivo, ma del tutto digiuni di alpinismo. Contro questa sconsiderata mercificazione spettacolare dell’alta montagna si sono immediatamente levate le voci delle associazioni ambientalistiche e soprattutto dal Club Alpino Italiano. Sconcerta chiunque abbia a cuore il “senso” dell’esperienza alpinistica, constatare che le guide valdostane, pur essendo eredi di una nobile tradizione, si prestino a contribuire -senza arrossire- a una simile umiliante farsa. Il comitato etico-scientifico di Mountain Wilderness Italia concorda pienamente con la vibrante denuncia lanciata dal Club Alpino Italiano e invita i responsabili della RAI a recedere da una simile, squallida e diseducativa profanazione".

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