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Amici di Maria De Filippi finisce in tribunale, il format è un plagio?

La Kamel srl porta in tribunale Giorgio Gori e la Fascino srl, la società di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, rei di aver “scippato” l’idea della popolare trasmissione simbolo degli ultimi dieci anni di tv.
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La Kamel srl porta in tribunale Giorgio Gori e la Fascino srl, la società di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, rei di aver "scippato" l'idea della popolare trasmissione simbolo degli ultimi dieci anni di tv.

E' venuta fuori una notizia che era nell'aria da tempo. C'erano troppi se, troppi ma, oggi però è ufficiale: il format Amici lanciato da Maria De Filippi viene trascinato in tribunale da una società italiana, la Kamel srl che accusa Giorgio Gori, all'epoca dei fatti ex direttore di Canale 5 ed attualmente impegnato, in veste di spin-doctor, nella campagna elettorale per le primarie Pd di Matteo Renzi, e la Fascino srl, la società di Maria e di Maurizio Costanzo, di avere rubato l'idea di un format incentrato su una "scuola dello spettacolo". La richiesta della Kamel srl è molto alta: 500.000 euro di risarcimento ed il processo è in realtà già in attesa del secondo grado di giudizio.

Roberto Quagliano, proprietario della Kamel e già ideatore di numerosi format di successo (tra questi c'è Report), ha presentato una serie di carte che rivelano la lunghissima trattativa che c'è stata tra lo stesso e, appunto tra Giorgio Gori, dal 1998 fino al 2000, anno in cui fu lanciato Saranno Famosi, prima versione di quello che poi sarebbe diventato prima semplicemente Amici e successivamente, titolo attuale, Amici di Maria De Filippi. La Kamel di Quagliano aveva sperimentato La Scuola in diretta, una gara fra dieci alunni che si esibivano, venendo giudicati dal pubblico. Alcuni stralci delle conversazioni tra Gori e la Kamel sono stati pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, ecco nella fattispecie l'interesse dello spin-doctor di Renzi nei confronti del format. Un tira e molla durato due anni, fino a quando non si arriva alla quantificazione di costi e alla programmazione della durata delle puntate.

Il Cobra che ride. Questo il soprannome che un alto dirigente di Mediaset avrebbe dato a Giorgio Gori quando, nei corridoi dell'azienda di Cologno Monzese, Quagliano e alcuni suoi collaboratori gli riferirono di essere in trattativa con lui per un format. Il dirigente consigliò loro di andare a registrare il format nel più breve tempo possibile, perché Gori gli avrebbe potuto tirare un colpo gobbo senza nessun problema. Dopo poco Giorgio Gori lasciò Mediaset e su Italia 1 partì Saranno Famosi. Tra una settimana la Kamel srl potrà risolvere i suoi dubbi, sperando di ascoltare una testimonianza da Maria De Filippi che, su due convocazioni in tribunale, si è assentata in entrambi i casi.

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