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Alessandra Amoroso: “Vivere a Colori inno per le Unioni Civili, l’amore vero è per tutti”

la cantante è pronta alle due date all’Aerna di Verona del prossimo aprile, già sold out. A Verissimo racconta il suo incontro col Papa: “Non ho fatto altro che piangere”.
A cura di A. P.
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Alessandra Amoroso protagonista a Verissimo, racconta un altro grande passo della sua carriera, dopo il successo incredibile del Vivere a Colori Tour. Ad aprile l'artista salentina, vero e proprio antidoto alle voci recenti che vogliono i prodotti dei talent show destinati al naufragio artistico, sarà protagonista all'Arena di Verona con due concerti, che sono già quasi sold out. E Alessandra rivela a Silvia Toffanin che, al netto delle canzoni, ovviamente sempre quelle, ci saranno grandi novità. Una su tutte, quella del ballo: "Grazie anche a Veronica Peparini, qualche passetto lo proverò, qualche cosa farò". Il suo Vivere a Colori, oltre che per la sensibilità verso il tema, è diventato un verso e proprio inno ad una causa che recentemente in Italia è stata al centro della discussione pubblica, quella per le Unioni Civili e i diritti delle coppie omosessuali:

Vivere a Colori è diventato un inno per le unioni civili, perché io ho sempre cantato l'amore e in questo lavoro l'amore, in tutte le sue forme belle, quando è vero e quando è puro vale per tutti. Ognuno di noi ha bisogno di amare e di essere amato.

Poi Alessandra Amoroso ha raccontato dello splendido momento in cui ha incontrato Papa Francesco, diversi mesi fa. In quell'occasione, nonostante la sua schiettezza, racconta di essersi completamente imbambolata: "Un momento molto speciale, faccio fatica a ricordarmelo perché ero veramente emozionata. Non avrei mai pensato nella mia vita che sarei riuscita a stringere la mano a Papa Francesco, il papà di tutti noi, un uomo che si ribella per i giovani, per i più deboli, per i malati. Mi sento molto vicina a lui per questo suo modo di consolare la gente, di essere diverso. Mi disse della voce, che cantavo bene, che dovevo stare attenta e averne cura. Poi ricordo che ho solo pianto, tutto il tempo".

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