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Aldo, Giovanni e Giacomo a Zelig rifanno lo sketch di Ajeje Brazorf 20 anni dopo

A più di 20 anni di distanza il trio comico più noto d’Italia ripropone a Zelig su Canale 5 lo storico sketch che li ha definitivamente lanciati.
A cura di Andrea Parrella
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Era uno dei momenti più attesi di questa seconda puntata di Zelig, la stagione che celebra i 20 anni della trasmissione quest'anno condotta da Michelle Hunziker, storico volto dello show, affiancata da Christian De Sica: Aldo, Giovanni e Giacomo sono tornati sul palco che gli aveva dato i natali artistici un quarto di secolo fa.

E il trio, probabilmente il gruppo di comici più noto in Italia, ha voluto celebreare questo momento riproponendo proprio lo sketch che tanti anni fali rese famosissimi: quello di Ajeje Brazorf. Riproposto tantissime volte nei loro spettacoli che hanno avuto grande fortuna televisiva, lo sketch aveva avuto spazio anche nel primo film di grande successo del trio "Tre uomini e una gamba", rigorosamente in bianco quando i tre si trovavano in un cinema di provincia. Al termine dello sketch riproposto sul palco di Zelig, i tre sono stati naturalmente osannati dal pubblico in studio, che ha scandito il lungo sketch con risate e applausi.

Lo sketch di Ajeje Brazorf

Aldo è il protagonista di questo storico sketch, di cui proponiamo una sinossi per quei pochissimi che ancora non lo conoscono: il sedicente Ajeje Brazorf è un giovane passeggero di un tram al quale un controllore, interpretato da Giovanni, chiede di mostrare il biglietto. Aldo inizialmente tergiversa fingendo di cercarlo, chiarendo con vigore d'essere una persona onesta, che paga ogni imposta (incluso il canone televisivo pur senza possedere un televisore), e narrando minuziosamente il momento della timbratura. Dopo una serie di battibecchi, nei quali si intromette anche Giacomo che invece interpreta un signore anziano invadente, Aldo trova un biglietto e lo consegna al controllore, ma è stato timbrato più volte, pertanto non è valido. Il controllore vuole quindi comminargli la sanzione prevista. L'appellativo del personaggio nasce quando il controllore domanda al giovane il suo nome e cognome per il verbale: a quel punto Aldo esclama "Ajeje Brazorf". Da lì nasce la querelle che poi porta al doppio esito: nello sketch in teatro si conclude con una constatazione amichevole, con il controllare che lascia andare Aldo; nel film invece, Aldo scappa e il finale si trasforma in un inseguimento.

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