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Alberto Brandi contro il “pezzotto”: ‘Lo streaming non autorizzato affossa il sistema calcio’

Il direttore di Mediaset Premium accende un faro sui sistemi pirata che permettono la visione illegale di contenuti esclusivi: “Il consumatore pensa che pagando quelle 10 euro si toglie da ogni responsabilità. E invece è proprio lui a commettere un atto di gravità estrema”.
A cura di Andrea Parrella
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Il direttore di Mediaset Premium Alberto Brandi, giornalista e conduttore in passato di alcuni dei più noti programmi sportivi di Cologno Monzese, si scaglia contro la pirateria e lo streaming che permettono di vedere partite, eventi e contenuti esclusivi per i quali pay tv digitali e satellitari compiono grandi sforzi dal punto di vista economico. La pirateria nell'ambito delle pay-tv è tornato ad essere un fattore all'ordine del giorno.

C'è stato un tempo in cui le schede clonate di Stream e Tele+, e successivamente Sky, erano diventate un vero e proprio caso. Oggi sta accadendo qualcosa di simile con quello che a Napoli viene definito pezzotto. Concretamente si tratta di un sistema che attraverso un decoder collegato alla rete internet riesce a permettere la visione, categoricamente illegale, di molti contenuti esclusivi, dal calcio ai film, alle serie tv, per cifre irrisorie e nemmeno lontanamente paragonabili ai costi di abbonamento alle pay-tv. Brandi ha contestato, in un'intervista recente riportata da Digital News, qualsiasi tipo di fenomeno che offra, gratuitamente o a pagamento, la visione di contenuti esclusivi illegalmente:

Le partite in streaming, quelle non autorizzate legalmente finiscono per causare dei danni seri al sistema calcio. Il fatto che delle società fittizie ti mandino in casa delle persone a installare un decoder collegato al tuo wi-fi è un reato grave e un fatto di una pericolosità estrema. Un inganno vero e proprio.

Il direttore sottolinea la gravità di questo fenomeno e ci tiene a sottolineare la responsabilità del consumatore, prima che di chi infrange la legge mettendo a disposizione servizi illeciti come questi:

Si tratta di una frode vera e propria. Ma a pagarne le conseguenze non dovrebbe essere solo il distributore del segnale illegale, bensì anche chi ne usufruisce. Bisogna trasmettere questo messaggio: guardare le partite con decoder e abbonamento fraudolento significa commettere un reato soggetto a una pena. Perché il consumatore pensa che pagando quelle 10 euro si toglie da ogni responsabilità. E invece è proprio lui a commettere un atto di gravità estrema perché sta contribuendo ad affossare il sistema calcio e la sua squadra del cuore.

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