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Giuseppe, disabile e gay: “Quello che le donne non dicono, lo dicono i froci”

A Le Iene la storia di un ragazzo disabile che racconta la scoperta dell’omosessualità durante la sua infanzia e realizza il sogno di incontrare Alberto Angela, personaggio dal quale si dice attratto ma che ritiene, soprattutto, un personaggio capace di un’influenzare molto l’opinione pubblica sul tema dei diritti degli omosessuali, nonché delle persone affette da disabilità.
A cura di Andrea Parrella
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Le Iene da anni porta avanti una battaglia in difesa dei diritti degli omosessuali, così come delle persone disabili. Ieri sera è andato in onda un servizio di Sabrina Nobile in cui l'inviata ha intervistato Giuseppe, un ragazzo disabile e omosessuale napoletano, che ha raccontato la sua vita e le sue esperienze senza alcun imbarazzo, spiegando come la sua sessualità si sia fatta strada quando era ancora un ragazzino: "Dai 12 anni in poi ho capito che si poteva fare altro con gli uomini, a parte giocare a Scarabeo". Di come l'abbia vissuta inizialmente come un peccato, qualcosa di laido e illecito, prima di liberarsi definitivamente e rompere le catene, tutte le proprie inibizioni. Oggi si sente libero, di esprimere se stesso e i suoi desideri, reputando gli omosessuali capaci di rivelare quello che molte donne non riescono a dire rispetto ai propri desideri:

Quello che le donne non dicono, lo dicono i froci

Sabrina Nobile ha quindi chiesto a Giuseppe chi fosse per lui un personaggio degno di rappresentare l'essenza della mascolinità in questo momento, o comunque il volto pubblico che più lo attraesse. Giuseppe ha risposto facendo riferimento ad Alberto Angela, il volto televisivo simbolo della cultura in tv insieme a suo padre Piero, che negli ultimi anni ha visto la sua popolarità crescere moltissimo, oltre che diversificarsi, fino a raggiungere un pubblico numeroso e dimostrabile, in termini numerici, anche dai dati d'ascolto dei suoi programmi tv: "Alberto Angela è tanta roba. Tutta quella cultura – ha detto Giuseppe, che studia beni culturali – mi porterebbe a vedere gli Scavi di Pompei". A quel punto l'inviata gli ha proposto di andare a chiedergli di passare una serata insieme e Giuseppe, scherzando, ha detto "Se glielo proponiamo ci manda a quel paese".

L'incontro con Alberto Angela

Raggiunto Alberto Angela (qui il servizio), il ragazzo, che gli ha regalato un braccialetto arcobaleno, ricordo del suo primo pride, gli ha ribadito quanto sia importante la cultura, come quella che lui porta in televisione, per sostenere le lotte contro gli ostacoli e le barriere ideologiche, ad esempio quelle dell'omofobia e in ostacolo alla disabilità. Angela, sorridente e disponibile (ma ad onor del vero un po' imbarazzato) ha risposto:

E' importante portare avanti il valore stesso della cultura, attraverso i suoi aspetti più belli, come tolleranza e la bellezza che ci circonda

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