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Agnese Cacciola nel team Dolcenera, negli anni ’90 era la star dance di nome Neja

Agnese Cacciola, 43 anni di Collegno (Torino), ha esordito sul palco di The Voice con il brano “Restless”, conquistando un posto nel team di Dolcenera. Immediatamente tutti hanno ricordato chi fosse davvero: era Neja, la star dance che negli anni 90 ha riempito le discoteche di mezza Europa.
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Agnese Cacciola, 43 anni di Collegno (Torino), è salita sul sul palco di The Voice e ha cantato il brano “Restless” e subito è apparso chiaro a tutti chi fosse davvero. Era Neja, la star dance che negli anni 90 ha riempito le discoteche di mezza Europa, proprio con il brano in questione.  A girarsi subito è Dolcenera, poi arriva prontamente Raffaella Carrà, mentre Emis Killa non capisce e commenta “Lei è quella che ha cantato questo pezzo. È suo”. Non aveva torto: ben 4 milioni di dischi venduti per una hit che 20 anni fa ha segnato un'intera generazione dedita alle piste da ballo.

Neja ha sempre avuto una passione estesa per la musica, spaziando dal jazz al gospel, e soffermandosi ad un certo punto della sua carriera artistica alla musica dance, che l'ha consacrata agli occhi di mezza Europa. Dedita al pianoforte sin da piccolissima, inizia a toccare i primi tasti dai 6 ai 15 anni, quando improvvisamente decide di dedicarsi al canto, iscrivendosi a una scuola specializzata. Da qui l'inizio delle sue esibizioni nei locali della zona, con gruppi jazz e gospel. Risale ai primi mesi del 1997 l'uscita del primo singolo dance di Neja, dal titolo “Hallo”, voluto fortemente dal suo produttore Alex Bagnoli, Ma sarà nel 1998 con “Restless” l'inizio del vero successo come cantante dance, acclamata nelle console delle più grandi discoteche d'Europa. Il singolo successivo, dal titolo “Shock!”, conquista come il precedente i vertici delle classifiche.

Nel 1999, Neja vince “Un disco per l’estate” con il brano “The Game” e sarà presente in ogni tappa del “Festivalbar”, poiché la sua presenza animava puntualmente la folla presente. Nel 2003, ha preso la laurea in “Lingue e letterature straniere” e ad oggi, spulciando anche sul suo profilo Facebook, sembra che il suo orgoglio più grande sia derivato dall'aver cresciuto sua figlia da sola.

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