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10 motivi per cui è valsa la pena vedere la replica di “Sogno e son desto”

Anche in replica, Massimo Ranieri riesce a realizzare ascolti da capogiro. La sua umiltà, la semplicità nel mostrare le sue zone d’ombra, la voglia di sognare ancora e la totale assenza di divismo, sono solo alcuni dei motivi che rendono “Sogno e son desto” un successo senza tempo.
A cura di Daniela Seclì
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È andata in onda stasera, la replica della terza puntata di "Sogno e son desto". Ancora una volta, lo spettacolo è stato impeccabile e coinvolgente. Massimo Ranieri, con la sua verve e il suo talento, è in grado di tenere incollati al piccolo schermo gli adolescenti di una volta e quelli dei giorni nostri. Ecco i 10 motivi per cui è valsa la pena seguirlo in tv anche questo sabato.

1 – Emozionarsi. Massimo Ranieri con la sua voce è in grado di toccare le corde del cuore degli spettatori. Alcune delle sue canzoni, poi, hanno con sé – oltre a melodie indimenticabili – anche un carico di ricordi che l'artista riesce a rievocare con estrema intensità.

2 – I sogni realizzati. È bello scoprire che nonostante la brillante carriera, anche Massimo Ranieri ha ancora dei sogni da realizzare. Nel corso della puntata di stasera, ad esempio, ha raccontato con entusiasmo: "A proposito di sogni realizzati, dopo anni, mi hanno fatto fare la trasmissione". Nei suoi occhi, la luce di chi ha ancora tanti progetti da portare a termine.

3 – Il talento. Nell'Italia in cui ci si lamenta spesso della mancanza di meritocrazia, un artista come Massimo Ranieri dimostra che il talento può essere ancora una carta su cui puntare, l'appiglio a cui aggrapparsi per inseguire l'immagine di ciò che vogliamo diventare.

4 – Le zone d'ombra. Massimo Ranieri è un uomo che non ha paura di mostrare le sue zone d'ombra. Non mira certo a dare un'immagine falsa, quasi di plastica. Stasera, ha raccontato agli spettatori di quel momento in cui si è rotto qualcosa: "C'era qualcuno che decideva per me. Non volevo più cantare, volevo fare teatro. Mi dissero: "Se non canti più, non sarai più nessuno e se ti va male, non venire a bussare da me". Mi guardai intorno e capii che ero rimasto solo". Un momento di solitudine raccontato con una semplicità e naturalezza che lo hanno fatto apparire come l'uomo che ciascuno di noi potrebbe incontrare in un bar, con il suo carico di problemi e malumori e non l'artista dei grandi successi discografici, degli applausi e delle canzoni senza tempo.

5 – La poesia. Solo poesia si può definire, ciò che viene fuori quando Massimo Ranieri decide di intonare una canzone della tradizione napoletana. Quei suoni antichi, che narrano amori lontani o passioni ormai sopite, eppure sempre così romantici e coinvolgenti.

6 – L'umiltà. Massimo Ranieri è consapevole della carriera che ha alle spalle ma ricorda ancora lucidamente da dove è venuto. Anche stasera, con umiltà, ha ricordato la piccola casa "sgarrupata" in cui viveva, strappando un sorriso al pubblico in sala.

7 – Le esibizioni dal vivo. Massimo Ranieri si è esibito durante le tre ore di spettacolo, sempre dal vivo. In fondo, chi decide di trascorrere una serata con un artista, non si aspetta di ascoltare suoni registrati ma una voce vibrante e  – nel caso dell'artista – comunque sempre impeccabile.

8 – Vale il canone. "Sogno e son desto" è uno spettacolo con pochissime interruzioni pubblicitarie e tanta buona musica. È uno show senza punti morti e che non permette allo spettatore di annoiarsi o distrarsi. Insomma, vale decisamente il costo del canone.

9 – La generosità nei duetti. Massimo Ranieri è un artista generoso e quando decide di duettare con un altro artista, non lo sovrasta mai. Lo valorizza, lo accompagna, lo rende protagonista, ma non lo mette mai da parte.

10 – Giorgio Albertazzi. L'attore, che oggi ha 92 anni, è uno dei motivi per cui è valsa la pena guardare la replica di "Sogno e son desto". Lontano da ogni divismo, ringrazia ancora il suo pubblico dicendo: "Senza di voi non sarei nessuno". Tanti artisti dovrebbero prendere esempio da lui.

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